I vescovi del Comitato permanente della Conferenza episcopale del Cile hanno espresso, attraverso un comunicato, la loro vicinanza alle persone colpite dagli incendi che ancora imperversano nelle regioni del centro-sud del Paese. Nel documento si rivolgono in particolare alle persone che hanno perso familiari, amici e vicini in questa catastrofe, oltre a offrire una parola di incoraggiamento a coloro che hanno subito la perdita di beni materiali a causa degli incendi. Elogio e gratitudine anche per “il lavoro estenuante” di coloro che combattono direttamente gli incendi: i vigili del fuoco, i i guardiani forestali e tanti altri professionisti e volontari, ai quali si sono aggiunti fratelli e sorelle provenienti da altri Paesi. Alla necessaria mobilitazione nell’emergenza, si affianca però una forte riflessione da parte dell’episcopato: “Questa catastrofe è un nuovo invito ad agire in modo responsabile e preventivo nel nostro rapporto con la natura. Gli incendi sono per lo più causati dall’uomo, quindi tutti noi dobbiamo essere più attenti, soprattutto nel contesto del cambiamento climatico, nel quale le minacce si stanno intensificando. Fa male all’anima pensare che all’origine di alcuni incendi ci sia l’esplicita intenzione di fare del male, e di fronte a questo non può che esserci una ferma applicazione della giustizia e della legge, con la collaborazione di tutti. La società nel suo complesso, e in particolare lo Stato, deve continuare a migliorare la prevenzione delle cause degli incendi, la disponibilità di mezzi tecnici per combatterli e la pianificazione dell’uso dei terreni dove sono piantate le foreste, in modo che le persone non siano esposte a situazioni di rischio evidenti”. I pastori invitano le comunità cattoliche a pregare per le vittime di questi incendi durante le messe di domenica 12 febbraio, e a continuare a mostrare solidarietà collaborando con la campagna di Caritas Cile: “Affrontiamo insieme questa catastrofe”, e con le iniziative delle diocesi nelle zone colpite.