A seguito dei molteplici eventi sismici in Turchia e in Siria all’inizio di questa settimana, l’Unione europea “fornirà ulteriore sostegno di emergenza a entrambi i Paesi attraverso il meccanismo di protezione civile e l’assistenza umanitaria di emergenza per un valore di 6,5 milioni di euro”. Si tratta, spiegano a Bruxelles, “di una delle più grandi operazioni di ricerca e salvataggio mai effettuate dall’Ue tramite il meccanismo di protezione civile” comunitario. Domani il commissario per la gestione delle crisi, Janez Lenarčič, visiterà le zone colpite in Turchia.
In Turchia, a seguito della richiesta di lunedì 6 febbraio di attivare il meccanismo di protezione civile dell’Ue, il sostegno dei Ventisette comprende ora: assistenza di emergenza iniziale di 3 milioni di euro per potenziare gli sforzi di risposta nel Paese; ciò si aggiunge alle 31 squadre di ricerca e soccorso e alle 5 squadre mediche offerte da 20 Stati membri dell’Ue e da Albania, Montenegro e Serbia attraverso il meccanismo di protezione civile. Germania, Lituania e Slovenia hanno offerto coperte, tende e stufe.
Oggi le autorità siriane hanno chiesto di attivare il meccanismo di protezione civile dell’Ue. La richiesta comprende squadre di ricerca e soccorso, ricovero e medicinali. Il centro di coordinamento della risposta alle emergenze dell’Ue “è in contatto con gli Stati membri dell’Unione e le Nazioni Unite per incanalare immediatamente possibili offerte alle persone più bisognose in Siria”, chiarisce la Commissione.
Inoltre, la Commissione annuncia oggi anche un’assistenza umanitaria di emergenza iniziale di 3,5 milioni di euro per la Siria per aiutare le persone bisognose ad accedere ad alloggi, acqua e servizi igienico-sanitari, nonché per sostenere le operazioni di salvataggio.