“In questa drammatica situazione, noi salesiani abbiamo aperto le nostre porte. Abbiamo prontamente accolto tutti coloro che ne hanno bisogno. Sono già più di 300 le persone accolte e aiutate dai Salesiani, dai collaboratori e da tutta la Famiglia Salesiana di Aleppo. Stiamo cercando di fare il possibile, nonostante le sfide e le difficoltà. Questo, in Siria, è un periodo particolarmente freddo e l’inverno è rigido. Nevica, manca la corrente e mancano i combustibili. La popolazione sta vivendo davvero un momento difficile”. Sono queste le parole di don Pier Jabloyan, delegato per la comunicazione sociale del Mor-Ispettoria Salesiana del Medioriente, che sottolinea l’impegno immediato in favore delle persone colpite, in particolare di confratelli, amici e giovani delle case salesiane di Aleppo, Kafrun e Damasco che, già dalle prime ore, hanno accolto le persone sfollate offrendo una prima assistenza con vestiti, cibo, beni di prima necessità e conforto. Anche l’animazione missionaria delle Ispettorie Salesiane d’Italia, ha offerto il suo aiuto ai Salesiani di Siria e Turchia e delle famiglie colpite dal terremoto attraverso diverse iniziative promosse dalle singole Ispettorie e nei canali ufficiali di ciascuna, oltre che con la raccolta fondi con trasferimento e bonifico bancario.