Hanno preso il via i lavori per la realizzazione del primo reparto oculistico pediatrico del Sud Sudan, Stato nel centro-est dell’Africa tra i più poveri al mondo e stremato da anni di guerra civile. “The Bright Sight “– letteralmente “vista luminosa” – è il nome del progetto di cooperazione che vede come capofila Cbm Italia, in collaborazione con le ong Medici con l’Africa Cuamm e Cordaid, con il sostegno dell’Aics (Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo) e la partecipazione del ministero della Salute sud sudanese.
Finora il destino dei bambini sud sudanesi con necessità di cure oculistiche è stato di essere destinati a lontani ospedali di Stati confinanti o diventare ciechi per sempre. Con il nuovo progetto, rivolto in particolare alle categorie più fragili della popolazione e alle persone con disabilità, si prevede in 3 anni di costruire l’edificio – presso il Buluk Eye Center (Bec), il primo centro oculistico del Paese, avviato nel 2015 a Juba da Cbm –, acquistare arredi e attrezzature e inoltre formare il personale medico-sanitario e realizzare cliniche oculistiche mobili. Tra gli obiettivi del progetto, anche il rafforzamento nelle comunità più vulnerabili di pratiche di prevenzione alle malattie tropicali neglette (malattie infettive che colpiscono chi vive in condizioni di povertà, come il tracoma e la oncocercosi), il rafforzamento dei servizi sanitari di prossimità con la diffusione capillare sul territorio di servizi oculistici inclusivi e accessibili, la cura di patologie complesse e le attività di riabilitazione. Nel complesso, il progetto ha l’obiettivo nei 3 anni di curare oltre 90mila pazienti.
“Portare cure di qualità per migliorare la vita di migliaia di persone: è per questo che siamo qui oggi, perché tutti noi insieme possiamo rendere concreto questo sogno – commenta Massimo Maggio, direttore di Cbm Italia –. Abbiamo iniziato a lavorare in Sud Sudan 20 anni fa, sempre in collaborazione con il Ministero della Salute, con l’obiettivo di rafforzare i servizi oculistici nel Paese, e da allora non ci siamo mai fermati. Crediamo infatti che la salute della vista sia un diritto di tutti, e in particolare dei bambini: a loro è dedicato questo nuovo centro, perché sono loro il futuro”.
Sottolinea Malek, Director General al Ministero della Salute nazionale della Repubblica del Sud Sudan, presente alla cerimonia di avvio ai lavori: “Con l’ampliamento della copertura dei servizi oculistici e l’inserimento di nuove specializzazioni, come la retinopatia diabetica e l’oculistica pediatrica, non dovremo più andare in Uganda, Kenya, Sudan o altri Paesi. La popolazione sud sudanese verrà curata nel proprio Paese”.