La mediocrità spirituale, la comodità mondana e la superficialità “sono tentazioni io direi universali per i seminaristi e per i preti”. A ribadirlo, a braccio, è stato il Papa, ripercorrendo durante l’udienza di oggi in Aula Paolo VI le tappe del recente viaggio apostolico nella Repubblica Democratica del Congo e in Sud Sudan. “Quando un prete è mediocre, è triste”, ha proseguito elencandole a braccio: “la mondanità, che è uno dei peggiori mali che può accadere alla Chiesa, e la superficialità”. “Compassione, vicinanza e tenerezza”; le richieste ai vescovi sulla scorta dell’”atteggiamento che il Signore a con noi”. Il Papa ha definito inoltre “ un momento entusiasmante è stato quello con i giovani e i catechisti congolesi. È stata come un’immersione nel presente proiettato verso il futuro”. “Pensiamo alla forza di pensiamo alla forza di rinnovamento che può portare quella nuova generazione di cristiani, formati e animati dalla gioia del Vangelo!”, ha esclamato Francesco: “A loro ho indicato cinque strade: la preghiera, la comunità, l’onestà, il perdono e il servizio”.