Dal 1 settembre 2023, la Chiesa greco-cattolica ucraina in Ucraina (Ugcc) cambierà la data del Natale e dell’Epifania, prendendo così ulteriore distanza dal mondo orientale, e in particolare russo. Lo ha annunciato ieri il capo della Chiesa greco-cattolica Ucraina, Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, in diretta a “TV Zhyve”, dando così la notizia della “decisione storica” – così l’ha definita – presa dal Sinodo dei Vescovi dell’Ugcc in Ucraina in merito alla riforma del calendario. La “risoluzione” è stata presa alla 93a sessione del il Sinodo dei Vescovi dell’Ugcc in Ucraina, che si è svolto nei giorni 1 e 2 febbraio a Lviv-Bryukhovychy. Ad essere principalmente interessate saranno soprattutto le festività di Natale che sarà celebrato il 25 dicembre e non più il 7 gennaio e l’Epifania che cadrà il 6 gennaio e non più il 19. Il passaggio però sarà graduale. Le parrocchie che non sono ancora pronte per un tale passo avranno la possibilità, con il permesso del loro vescovo, di celebrare le festività secondo l’antica data fino a settembre 2025. Il Sinodo ha anche deciso di lasciare la Pasqua alla data in vigore fino ad oggi. La riforma del calendario dell’Ugcc in Ucraina avrà quindi due fasi. Il primo passo è stato fatto. Quanto alla celebrazione della Pasqua, i vescovi “hanno deciso di aspettare un po’”. Sua Beatitudine Svyatoslav Shevchuk ha spiegato che il 2025 segnerà il 1700° anniversario del Primo Concilio Ecumenico. In preparazione di questo anniversario, si sta lavorando insieme nel dialogo tra Roma e Costantinopoli su una Pasqua comune a tutti i cristiani del mondo nello stesso giorno. “Lavoreremo insieme, ci uniremo ai processi del cristianesimo universale per la riforma della Pasqua”, ha aggiunto il capo dell’Ugcc. L’arcivescovo maggiore dei greco-cattolici ha poi spiegato che i vescovi avevano deciso, prima di prendere questa decisione, di svolgere un sondaggio e se i consensi raggiungevano il 70%, avrebbero proceduto alla riforma. “Si è scoperto che c’è un sostegno di quasi il 90%, e questo in quasi tutte le diocesi. In altre parole, il desiderio e la necessità della riforma del calendario si sono rivelati molto più alti di quanto avremmo potuto sperare, e questo non può che fare piacere”, ha sottolineato Sua Beatitudine Sviatoslav. Se la Chiesa greco-cattolica ucraina ha preso la decisione, ora si attende il passo della Chiesa ortodossa autocefala guidata dal Metropolita Epifanio. “Spero che ci siano vescovi (ortodossi, ndr) che avranno il coraggio di passare al nuovo calendario”, ha detto Shevchuk. “Sono molto grato a Sua Beatitudine il Metropolita Epifanio per l’apertura, la sincerità e l’opportunità di incontrarsi e discutere fraternamente su questo argomento”, ha affermato il Capo dell’Ugcc. Shevchuk ha proposto al Metropolita Epifanio di creare un gruppo di lavoro congiunto affinché sia possibile lo scambio di esperienze, nel rispetto delle tradizioni e del diritto canonico di ciascuna Chiesa. “Mi piacerebbe molto che la nostra esperienza della riforma del calendario fosse al servizio dei nostri fratelli ortodossi. È molto importante capire che ci stiamo muovendo verso lo stesso obiettivo. Anche se, forse, lo affrontiamo in modi diversi”, ha aggiunto il capo dell’Ugcc.