Terremoto in Turchia e Siria: Unesco, gravi danni all’antica città di Aleppo. In Turchia crolli di edifici storici. In corso inventario per mettere siti in sicurezza

“Le mie condoglianze vanno alle famiglie e ai cari di coloro che sono morti. I miei pensieri vanno anche ai feriti ea tutti coloro che sono stati colpiti. La nostra Organizzazione fornirà assistenza nell’ambito del suo mandato”. Così Audrey Azoulay, direttore generale Unesco, esprimendo il sostegno dell’Organizzazione alla Siria e alla Turchia a seguito dei devastanti terremoti che hanno colpito i due paesi.
L’Unesco, che ha intrapreso con i propri partner una prima ricognizione dei danni al patrimonio, esprime particolare preoccupazione per la situazione dell’antica città di Aleppo che è nella Lista del patrimonio mondiale in pericolo. Danni significativi sono stati registrati anche nella cittadella. La torre occidentale delle mura della città vecchia è crollata e diversi edifici nei souk sono stati colpiti. In Turchia l’Unesco deplora il crollo di diversi edifici presso il sito Patrimonio dell’umanità della città fortificata di Diyarbakır – con le sue mura lunghe 5,8 km, numerose torri, porte, contrafforti e 63 iscrizioni –  e dei Giardini Hevsel, importante centro del periodo romano, sassanide, bizantino, islamico e ottomano. Potrebbero essere stati colpiti anche altri siti della Lista del Patrimonio mondiale non lontani dall’epicentro, come Göbekli Tepe, Nemrut Dağ e Tell di Arslantepe.
L’Unesco sta mobilitando i suoi esperti, in collaborazione con i suoi partner come Icomos, per redigere un inventario preciso dei danni con l’obiettivo di stabilizzate e mettere rapidamente in sicurezza i siti colpiti.

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