“Le immagini televisive inquietano, le notizie di morti e di feriti sconvolgono. Signore, abbi pietà di questa umanità, ferita e dolorante! Il terremoto tra la Siria e la Turchia ha colpito, nel freddo, popolazioni già provate da disagi e da conflitti. Il nostro grido si fa preghiera, in attesa di farsi solidarietà con l’aiuto ai bisogni di quelle persone che sono nostri fratelli e sorelle”. Così mons. Giuseppe Giuliano,
vescovo di Lucera-Troia. “Senza lasciarci stordire da pur legittime manifestazioni canore, il pensiero, preoccupato e sgomento, va ai tanti focolai di guerra e di dolore che insanguinano il mondo: non bastano i drammi provocati dalle forze della natura, che va pur sempre rispettata, l’uomo di oggi sembra impegnato a metterci del suo per allargare gli orizzonti della sofferenza”. “Signore – l’invocazione conclusiva del presule -, abbi pietà di questa umanità, ferita e dolorante!”.