“Tutti significa tutti, nessuno escluso”. Si sono aperti con questa garanzia di ascolto a 360 gradi questa mattina a Praga i lavori dell’Assemblea sinodale europea. Ad assicurarla è stato il card. Mario Grech, segretario generale del Sinodo, salutando i circa 200 delegati selezionati della Conferenze episcopali europee che si sono dati appuntamento per questa “tappa continentale” del processo sinodale che ha scelto per tema: “Allarga lo spazio della tua tenda”. “Dovrebbe essere evidente a tutti – ha detto il card. Grech – che la riuscita del processo è dipesa dalla partecipazione attiva del popolo di Dio e dei pastori. Un corretto esercizio della sinodalità non mette mai in concorrenza questi due soggetti, ma li pone in costante relazione, permettendo che ambedue svolgano la loro propria funzione”. Il cardinale ha poi sottolineato “l’importanza dell’ascolto”: “Per molti l’ascolto – ha affermato – corrisponde a un’inutile perdita di tempo, che favorisce e addirittura giustifica quanti nella Chiesa vogliono fare polemiche, permettendo loro di mettere i bastoni tra le ruote”. Ma l’ascolto è il principio che “sostiene e regola l’esercizio della sinodalità” e, nel Documento preparatorio, i vescovi hanno “chiesto di ascoltare tutti, anche i più lontani, dando forse per scontato l’ascolto di quanti partecipano alla vita ecclesiale. Sono piovute critiche su questa indicazione, come se volessimo favorire gli uni a discapito degli altri”. Il cardinale ha quindi invitato “proprio a partire da questa tappa continentale”, a “renderci più attenti alle voci ‘dentro’ la Chiesa; quelle che agitano e spesso scuotono il corpo ecclesiale”. “Abbiamo ascoltato anche il silenzio! Abbiamo ascoltato anche la sedia vuota!”, assicura Grech. “Se uno non ha potuto perché noi abbiamo mancato di ascolto, siamo chiamati a verificare in cosa abbiamo mancato. Ma se non ha voluto, bisogna che ne comprendiamo i motivi. La via più vera, che evita facili scorciatoie, è di creare ‘luoghi’ in cui tutti possano parlare; luoghi di confronto, in cui tutti sentano di essere ascoltati. La verità nella Chiesa non dipende dal tono e dal volume delle affermazioni, ma dal consenso che è in grado di creare proprio a partire dall’ascolto reciproco”.
Ai circa 200 delegati che seguiranno in presenza i lavori, si uniscono altri 390 delegati online. Fanno parte della delegazione della Conferenza episcopale italiana (in presenza) alcuni membri del Comitato nazionale del Cammino sinodale delle Chiese in Italia: mons. Antonio Mura, vescovo di Nuoro e di Lanusei, mons. Valentino Bulgarelli, suor Nicla Spezzati e Giuseppina De Simone. Si uniranno ai lavori, attraverso una piattaforma online, altri dieci delegati: Paolo Verderame, Lucia Capuzzi, Gioele Anni, Chiara Griffini, Pierpaolo Triani, membri del Comitato nazionale del Cammino sinodale, e i teologi don Vito Mignozzi, don Francesco Zaccaria, Stefano Tarocchi, Livio Tonello, Fausto Arici. Dal 10 al 12 febbraio, il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, prenderà parte ai lavori riservati ai presidenti delle Conferenze Episcopali che, come indicato dalla Nota metodologica sulle Assemblee continentali, si ritroveranno “per rileggere collegialmente l’esperienza sinodale vissuta a partire dal loro specifico carisma e ruolo”.