La diocesi di Perugia-Città della Pieve ha celebrato ieri la 45ª Giornata per la vita con diverse iniziative, una di queste l’incontro al “Villaggio della Carità-Sorella Provvidenza” della Caritas diocesana, tramesso sul canale YouTube del settimanale La Voce con la presidente del Movimento per la vita dell’Umbria, Assuntina Morresi, i responsabili dell’Ufficio diocesano per la pastorale familiare, i coniugi Roberta e Luca Convito e don Lorenzo Marazzani, il direttore della Caritas diocesana, don Marco Briziarelli, e la responsabile dell’Area sociale Caritas, Silvia Bagnarelli. Un’occasione per far conoscere maggiormente questa realtà socio-caritativa della Chiesa che attualmente dà ospitalità a 21 nuclei familiari in gravi difficoltà abitative ed occupazionali supportandoli a livello economico e spirituale. “Far parte di un villaggio-comunità, ci ricorda che non siamo soli. Trovare un buon compagno di viaggio nel percorrere una strada in salita è ciò che fa la differenza, perché, spesso, si entra con le lacrime per poi uscire con la gioia di vivere”, ha dichiarato don Briziarelli, facendo eco alle parole dei coniugi Convito e di don Marazzani che hanno auspicato che questa giornata serva a promuovere e sostenere azioni concrete a difesa della vita. Le celebrazioni per la Giornata per la vita, sono state aperte il 31 gennaio nella chiesa del Gesù, con la messa e la preghiera per l’Infanzia sofferente, in occasione della presenza in città della statua del Gesù Bambino di Praga del Santuario di Arenzano (Ge), iniziativa promossa con l’Associazione AmarLui. Anche quest’anno i volontari del Movimento per la vita e del Centro di aiuto alla vita di Perugia hanno offerto primule all’uscita dalle chiese e, con le offerte raccolte, continueranno ad aiutare mamme in difficoltà, sia in gravidanza che con bambini piccoli. Dal 1980 sono nati 707 bambini, di cui 10 nell’anno appena concluso, durante il quale sono state sostenute in tutto 125 mamme. La Giornata è stata conclusa con la messa nella chiesa di San Raffaele Arcangelo di Madonna Alta, presieduta dal vicario generale don Simone Sorbaioli, a margine della quale sono state ascoltate alcune testimonianze di mamme ed è stato possibile guardare i disegni di bambini esposti in chiesa realizzati per l’iniziativa dell’Epifania legata al cinquecentenario della morte del Perugino (1523-2023). “La nostra vita si confronta con quella di Cristo. Voi siete la luce del mondo. Cosa devono vedere in noi gli altri? Quale luce? Quello che Gesù stesso opera nella nostra vita. Tra noi e Gesù si dovrebbe instaurare una relazione concreta, come quella che lega due amici”, ha affermato don Sorbaioli, che ha concluso: “Dobbiamo testimoniare questa relazione, la gioia di essere cristiani. In questi tempi dobbiamo essere la luce di Cristo per far trionfare la cultura della vita”.