Mentre investire nella salute e nell’alimentazione a scuola ha un significativo effetto positivo sul rendimento scolastico dei bambini, nel mondo una scuola su tre non ha ancora accesso all’acqua potabile e alle strutture igienico-sanitarie di base, secondo un nuovo rapporto che sarà lanciato l’8 febbraio da Unesco, Unicef e Wfp. “Gli studenti imparano meglio in scuole sane e sicure. Eppure troppe istituzioni educative non dispongono dei mezzi per garantire buona salute e benessere, compresa acqua potabile e strutture igienico-sanitarie essenziali. L’Unesco e i suoi partner chiedono alla comunità internazionale di sostenere i paesi nei loro investimenti in salute, nutrizione e protezione sociale a scuola, perché i bambini meritano un ambiente in cui possano raggiungere il loro pieno potenziale”, ha dichiarato Audrey Azoulay, direttore generale Unesco.
Il rapporto Ready to learn and thrive: school health and nutrition around the world (Pronti per imparare e prosperare: salute e nutrizione nelle scuole nel mondo) mostra che offrire salute e nutrizione nelle scuole incentiva i bambini a venirci e a rimanervi. I soli pasti scolastici aumentano i tassi di iscrizione e frequenza rispettivamente del 9% e dell’8%. Attualmente, quasi 1 scuola su 3 (31%) non dispone di acqua potabile sicura e servizi igienici di base. Ciò significa che circa 584 milioni di bambini hanno un accesso limitato o nullo ai servizi di acqua potabile di base a scuola; 2 bambini su 5 vivono nell’Africa subsahariana. E mentre quasi tutti i paesi del mondo forniscono pasti scolastici, circa 73 milioni dei bambini più vulnerabili continuano a non beneficiare di questi programmi di alimentazione scolastica sul campo.
Unesco, Unicef e Wfp fanno appello alla comunità internazionale, ai paesi e ai partner affinché intensifichino le azioni per proteggere e promuovere salute fisica e mentale, alimentazione, benessere e sviluppo di tutti gli studenti.