“Credo che l’India sarà il prossimo anno”. Nella conferenza stampa sul volo di ritorno da Giuba, il Papa – secondo quanto riferisce Vatican news – ha risposto così ad una domanda sui suoi prossimi viaggi apostolici. “Il 23 settembre vado a Marsiglia, e c’è la possibilità che da Marsiglia voli in Mongolia, ma non è ancora definito, è possibile”, ha aggiunto ricordando poi un’altra méta di quest’anno: Lisbona, per la Giornata mondiale della Gioventù. “Ho scelto di visitare i Paesi più piccoli dell’Europa”, ha precisato a proposito del criterio della scelta dei viaggi: “Diranno: ‘Ma è andato in Francia’, no, sono andato a Strasburgo; andrò a Marsiglia, non in Francia. I più piccoli, per conoscere un po’ l’Europa nascosta, l’Europa che ha tanta cultura ma non è conosciuta. Per accompagnare Paesi, per esempio l’Albania, che è stato il primo, che è il Paese che ha sofferto la dittatura più crudele della storia. Poi la scelta mia è questa: cercare di non cadere io nella globalizzazione dell’indifferenza”. Interpellato, inoltre, sulle sue condizioni di salute, il Papa ha risposto: “Tu sai che cattiva erba muore mai. Non come all’inizio del pontificato, questo ginocchio dà fastidio, ma va avanti lentamente, poi vediamo”.