“È stato bello per me trascorrere questi giorni nella vostra terra, che con la sua grande foresta rappresenta il cuore verde dell’Africa, un polmone per il mondo intero”. È il saluto del Papa ai vescovi, durante l’ultimo appuntamento pubblico dei tre giorni passati nella Repubblica semocratica del Congo, prima di partire alla volta del Sud Sudan, seconda tappa del viaggio apostolico in Africa. “L’importanza di questo patrimonio ecologico ci ricorda che siamo chiamati a custodire la bellezza del creato e a difenderla dalle ferite causate dall’egoismo rapace”, la consegna di Francesco, secondo il quale “questa immensa distesa verde che è la vostra foresta è anche un’immagine che parla alla nostra vita cristiana: come Chiesa abbiamo bisogno di respirare l’aria pura del Vangelo, di scacciare l’aria inquinata della mondanità, di custodire il cuore giovane della fede”. “Così immagino la Chiesa africana e così vedo questa Chiesa congolese”, il ritratto del Papa: “Una Chiesa giovane, dinamica, gioiosa, animata dall’anelito missionario, dall’annuncio che Dio ci ama e che Gesù è il Signore”. “La vostra è una Chiesa presente nella storia concreta di questo popolo, radicata in modo capillare nella realtà, protagonista di carità”, l’omaggio di Francesco: “Una comunità capace di attrarre e contagiare con il suo entusiasmo e perciò, proprio come le vostre foreste, con tanto ossigeno: grazie, perché siete un polmone che dà respiro alla Chiesa universale!”.