Nella cerimonia di elezione svoltasi ieri nel duomo di Bolzano, nove persone adulte, di cui quattro provenienti da parrocchie di lingua italiana, hanno chiesto al vescovo Ivo Muser di essere ammesse al sacramento del battesimo. Ammissione non intesa come un permesso, ma piuttosto come la conferma della decisione presa dai candidati. “Proprio la consapevolezza di questa scelta è motivo di gioia e di gratitudine per tutta la comunità e la Chiesa altoatesina”, ha sottolineato il vescovo.
Nella diocesi di Bolzano-Bressanone il rito di elezione si è tenuto per l’undicesima volta e ha vissuto due momenti: in mattinata i catecumeni (coloro che si preparano a ricevere il battesimo) sono stati presentati alle parrocchie nelle quali chiedono di essere battezzati. Essere battezzato significa essere accolto in una comunità: per questo in un secondo momento il vescovo, come primo rappresentante della diocesi, ha dato loro il benvenuto nel rito in Duomo, rafforzando l’ultimo tratto del percorso di preparazione. Mons. Muser ha fortificato gli adulti attraverso l’imposizione delle mani, l’unzione con l’olio dei catecumeni e la preghiera e dal libro del profeta Isaia ha ripreso l’invito “Tu non temere”: questo messaggio infonde la certezza che Dio ci accompagna in tutte le situazioni della vita. A ricordo del rito di elezione, il vescovo ha donato a ogni candidato una croce. Ora, nella veglia di Pasqua, gli adulti potranno ricevere in un’unica celebrazione tutti i sacramenti dell’iniziazione cristiana, vale a dire il battesimo, la comunione e la cresima.