In Colombia un Tribunale popolare istituito dalla società civile di uno dei quartieri più emarginati di Cali ha condannato simbolicamente diversi alti funzionari dello Stato, fra i quali l’ex presidente Ivan Duque, e l’ex ministro della difesa Diego Molano e anche l’allora comandante dell’Esercito, Eduardo Zapateiro, il sindaco di Cali, Jorge Iván Ospina, ancora in carica, e la governatrice della Valle del Cauca, Clara Luz Roldán, pure ancora alla guida del dipartimento, per crimini commessi nella gestione della mobilitazione popolare che coinvolse il Paese latinoamericano fra il 28 aprile e il 12 giugno 2021. Il Tribunale popolare di Siloé, questo il nome del quartiere, ufficialmente Comuna 20, animato da magistrati e accademici provenienti da diversi Paesi del mondo – tra cui la teologa tedesca Heike Hansel e l’avvocato argentino Juan Grabois, membro del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale del Vaticano – convocati dai movimenti sociali ma anche di figure locali, come l’arcivescovo emerito di Cali Darío de Jesús Monsalve e l’Osservatorio sulla realtà sociale dell’arcidiocesi di Cali, ha preso in esame 18 episodi di violenza che hanno coinvolto 159 persone, compresi 16 casi di omicidio.
Rubén Darío Gómez, direttore dell’Osservatorio sulla realtà sociale dell’arcidiocesi di Cali ha commentato al Sir: “I giudici hanno evidenziato il carattere ‘razzista’ e ‘classista’ dell’operato dei corpi di polizia, che avrebbero colpito con particolare forza i quartieri più emarginati, in maggioranza afrodiscendenti e sfollati, collocando quanto successo a Cali nel 2021 in un più ampio processo di ‘genocidio socio-economico-politico’ che avviene in Colombia da mezzo secolo”, così come definito dal Tribunale permanente dei popoli con sede alla Fondazione Lelio Basso di Roma nella sentenza del 2021.
Padre Javier Giraldo, gesuita, fondatore del Centro di investigazione popolare (Cinep) e della Commissione intercongregazionale di giustizia e pace, spiega al Sir: “Di fronte all’apatia dello Stato si risponde con mezzi di indagine internazionali, per chiarire crimini contro l’umanità come quelli avvenuti tra il 28 aprile e il 12 giugno 2021. L’essenza del Tribunale popolare di Siloe (Cali) è simile ai Tribunali Russell o ai Tribunali internazionali per i crimini di guerra istituiti per indagare sui crimini commessi dall’esercito statunitense in Vietnam.
Conclude Cristiano Morsolin, esperto di diritti umani: “La sentenza di condanna del Tribunale popolare di Siloe conferma il paradigma di segregazione contro giovani afrodiscendenti, emarginati in periferie-ghetti. Va sottolineato che questo Tribunale popolare di Siloe, è stato accompagnato personalmente dalla teologa ed ex parlamentare tedesca Heike Hansel, impegnata nel boicottaggio delle armi tedesche Sig-Sauer, usate dalla polizia colombiana anche a Cali e Siloe”.