È l’accordo che potrebbe segnare una svolta nei rapporti tra Gran Bretagna e Unione europea dopo la ferita aperta dalla Brexit nel 2016. Certo così l’hanno presentato, durante una conferenza stampa a Windsor, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il premier britannico Rishi Sunak. “Lo ‘Windsor framework’, il nuovo patto che abbiamo firmato, è un momento storico”, hanno detto, “che garantirà la pace in Irlanda del Nord avviata dall’‘Accordo del Venerdì santo’ del quale ricorrono quest’anno i venticinque anni”. Il nuovo accordo alleggerisce i controlli burocratici alle dogane, consentendo alle merci che viaggiano dalla Gran Bretagna all’Irlanda del Nord di arrivare con più facilità, grazie a un corridoio verde, eliminando, così la frontiera nel Mare d’Irlanda con il Regno Unito, risultata sempre inaccettabile ai parlamentari protestanti nordirlandesi del partito “Dup”. Anche se la legislazione europea continuerà ad essere applicata in Irlanda del Nord vi sarà anche un nuovo meccanismo, il “freno di Stormont”, che consentirà al Parlamento nordirlandese di sospendere l’applicazione di alcune regole del mercato unico. Buone notizie per le Università britanniche perché ai docenti verrà consentito di rientrare nel programma europeo “Horizon” che garantisce fondi importanti per la ricerca. Perché il nuovo accordo funzioni occorre ora che ottenga il sostegno dei deputati protestanti del partito “Dup” e il voto favorevole del Parlamento di Westminster.