“Mi hanno colpito molto gli autotrasportatori. In tanti sono venuti per una preghiera, spiegandoci che, passando sull’Adriatica con il loro automezzo, vedono il santuario e si sentono protetti, legati a questa immagine della Vergine, che riporta ai valori della casa e della famiglia. D’altronde, a Loreto sono venerate le tre pareti della santa abitazione di Nazareth”. Queste le riflessioni di don Martino Mastrovito, parroco della Regina Mundi di Martina Franca, paese a 30 km da Taranto, cuore della Valle d’Itria, dove da domenica scorsa e fino a domenica prossima a far visita c’è l’immagine della Madonna di Loreto, arrivata in elicottero dall’omonimo santuario ed accolta dall’arcivescovo della diocesi ionica, mons. Filippo Santoro. In queste giornate si sono alternati incontri di preghiera, rosari, processioni, catechesi sul tema dei cinque sensi, e del sesto, quello dell’amore, tenute da relatori come padre Ermes Ronchi e mons. Giovanni Tonucci, arcivescovo emerito di Loreto e delegato pontificio emerito della basilica di Sant’Antonio a Padova. “Questa ‘peregrinatio lauretana’ è nata per rimettere al centro una chiesetta dedicata proprio alla Madonna di Loreto nel nostro comprensorio, nella comunità parrocchiale di Regina Mundi – prosegue don Martino- ed è stata pensata anche per creare legami più forti tra i parrocchiani, che si sono offerti volontari per i diversi servizi, dalla pulizia, all’accoglienza, alla liturgia, alla preghiera, all’animazione. I primi frutti quindi si sono visti nel rafforzare questi sentimenti di coesione. Poi è emersa una straordinaria devozione, con centinaia di persone che hanno pregato ad ogni ora del giorno, venendo anche da lontano. Quante storie personali, quante famiglie devote alla Madonna di Loreto. Per la nostra comunità sono giorni di grazia”. Ieri tutti i momenti di preghiera sono stati dedicati al ricordo di chi è morto a causa dell’invasione russa in Ucraina e a chiedere la pace in Europa e in tutti i territori dove ancora ci sono conflitti.