Oggi in arcivescovado, a Modena, è stato presentato dal vice-direttore della Caritas diocesana di Modena-Nonantola, Federico Valenzano “Condòmini”, il documentario che “racconta” il problema abitativo partendo dalle voci di coloro che lo vivono in prima persona: inquilini e proprietari di abitazioni, rappresentanti delle istituzioni, delle comunità parrocchiali e altri abitanti della zona Crocetta-Sacca.
Per la realizzazione di questo documentario, si è svolta la ricerca “Città abit-abile”, con 170 interviste che hanno coinvolto persone di 17 nazionalità diverse. Gli esiti della ricerca, su mandato dell’arcivescovo Castellucci, sono stati l’input per la nascita del progetto “Verso un’ecologia della vita quotidiana” (finanziato con i fondi 8xmille della Cei) per la promozione di una prassi condivisa nella gestione delle soluzioni abitative.
Il documentario sarà proiettato il 2 marzo, alle ore 21, al Teatro della Fondazione Collegio San Carlo (Via San Carlo, 3), a Modena, alla presenza dell’arcivescovo Erio Castellucci. L’incontro trae ispirazione dal Cantiere sinodale dell’ospitalità e della casa e vuole facilitare il confronto sul problema abitativo, con particolare attenzione sulla qualità delle relazioni all’interno della comunità e sulla cura della Casa comune.
Passare dalla domanda di case alle domande sulla casa: questo il desiderio che anima la ricerca Città abit-abile i cui esiti vengono restituiti nel documentario Condòmini. Prodotto dalla regia di Raffaele Pizzati Sartorelli, Condòmini ha gli obiettivi di “animare la comunità locale comunicando gli esiti della ricerca dalle voci dei cittadini che hanno partecipato alla ricerca Città abit-abile; generare un confronto tra soggetti differenti ma con pari dignità sociale attorno al problema abitativo; restituire gli esiti della ricerca Città abit-abile a Caritas Italiana, dando conto del lavoro svolto”.
Da questa restituzione nasce una prima traduzione operativa della ricerca, che è il progetto “Verso un’ecologia della vita quotidiana”, che ha l’obiettivo di promuovere una prassi condivisa nella gestione delle soluzioni abitative nel Condominio Prato Verde. Prassi che verrà costruita mediante l’accompagnamento di 35 famiglie residenti nel Condominio e inquiline delle Fondazioni Opere pie di Istituzione diocesana.
“Per i nuclei più fragili, l’indisponibilità economica resta uno dei primi ostacoli nell’accesso ad un alloggio in affitto ma l’assenza di responsabilità condivisa da parte di molti attori incide negativamente sull’intera comunità”. Questo il dato che emerge dalla ricerca Città abit-abile in riferimento al problema sociale della povertà abitativa.
Per Caritas diocesana, “il problema non si risolve solo nella risposta al bisogno in termini economici o con l’offerta di alloggi a costi sostenibili. Senza una responsabilità condivisa attorno ad obiettivi comuni e riconosciuti da tutti gli attori non è possibile un contrasto efficace alla povertà abitativa”.