“Ad un anno dal 24 febbraio scorso, in Ucraina le sirene continuano a suonare. Ancora una volta un fratello ha alzato la mano contro il fratello e ne è scaturita una drammatica scia di morte, che non accenna a diminuire e di cui non si scorge, all’orizzonte, una via di soluzione”. “Come Chiesa di Bari-Bitonto, insieme a tutta la Puglia, balcone sul Mediterraneo, non possiamo e non dobbiamo lasciar cadere nel vuoto questo appello ad osare l’unità e la pace. La nostra fede ci dice che proprio nell’oscurità più tetra e nei luoghi apparentemente più privi di speranza possono rifiorire la speranza e la pace”. E’ la riflessione che oggi propone mons. Giuseppe Satriano, arcivescovo di Bari-Bitonto, ad un anno dal conflitto tra Russia e Ucraina. “Come città di Bari – scrive l’arcivescovo in una nota – non dobbiamo mai dimenticare la nostra “vocazione” storica e geografica ad essere, nel Mediterraneo, spazio vitale per il dialogo e la pace”. Proprio in questi giorni ricorre il terzo anniversario di un memorabile e significativo incontro tenutosi a Bari dal 19 al 23 febbraio 2020, di cui furono protagonisti i vescovi rappresentanti delle Conferenze Episcopali dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo e delle Chiese Cattoliche Orientali del Medio Oriente. La città rafforzò allora e ancora oggi il ruolo di essere “luogo fecondo e generativo di dialogo e di unità nella Chiesa e nel Mediterraneo”. “Arrendersi alla logica della guerra talvolta sembra inevitabile, tuttavia non possiamo rimanere a guardare e, accanto al meraviglioso impegno di accoglienza e sostegno alle popolazioni colpite, siamo chiamati a mettere in campo un impegno di carattere culturale che aiuti noi e le generazioni che si affacciano sul palcoscenico della storia, a meglio interpretare e gestire il proprio impegno civico: la speranza non viene da eventi futuri ma nasce nel cuore dell’uomo”. Il 14 marzo, la Facoltà Teologica Pugliese e l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, hanno programmato una giornata di riflessione che aiuti a scorgere le vie possibili perché Bari possa sempre più riscoprirsi “capitale dell’unità e dell’inclusione”. Sarà presente anche il card. Matteo Zuppi, Presidente della Cei.