Fra i 30 30 giovani che si sono distinti per generosità e altruismo ai quali il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha oggi consegnato l’attestato d’onore di “Alfiere della Repubblica”, spiccano due giovani volontari segnalati da Banco alimentare.
Deborah Maria Inserillo, nata nel 2003 e residente a Termini Imerese (Pa), “è stata scelta per l’attività di volontariato con cui testimonia l’importanza della condivisione e del dono. Per l’impegno contro lo spreco alimentare, fatto di azioni concrete e di sensibilizzazione per uno sviluppo sostenibile”, si legge in un comunicato del Banco alimentare di cui la giovane Maria è una volontaria. Negli anni Maria ha promosso la Colletta alimentare e molte altre iniziative in favore dei più poveri, nelle scuole della città, realizzando e promuovendo originali momenti di sensibilizzazione sui temi del recupero e della sostenibilità e costituendo durante la pandemia “un punto di riferimento stabile per una settantina di famiglie in difficoltà”. Francesco Spataro, nato nel 2006 e residente a Celico (Ca), è stato insignito “per la generosa attività di volontariato attraverso la quale cerca di sensibilizzare i coetanei sull’importanza della condivisione e sul valore del cibo”. Dal 2017 collabora attivamente come volontario del Banco alimentare per sensibilizzare quante più persone possibile sul valore del cibo, l’importanza della condivisione e la lotta allo spreco. Ogni anno, in occasione della Giornata nazionale della Colletta alimentare, si spende per diffondere a scuola l’importanza di questa iniziativa, riuscendo a coinvolgere amici e coetanei”.
“I nostri giovani sono una risorsa preziosa: Deborah e Francesco si sono spesi in prima persona con azioni concrete, diffondendo un messaggio molto diverso rispetto a quanto sembra spesso restituirci la cronaca sulla generazione Z” diventando “esempi positivi per giovani e adulti”, commenta Giovanni Bruno, presidente della Fondazione Banco alimentare. “Siamo perciò estremamente grati al presidente Mattarella per questo riconoscimento che accresce la nostra responsabilità e rafforza l’impegno a diffondere il valore della solidarietà e della condivisione”, conclude Bruno.