16 mila studenti provenienti dai cinque continenti, 22 comunità accademiche dislocate in vari quartieri della Capitale, 2 mila insegnanti, 600 persone che svolgono attività ausiliarie. Sono alcuni numeri delle Università e Istituzioni Pontificie presenti a Roma, il cui Rapporto 2022 è stato presentato oggi, nella Sala Marconi del Dicastero per le Comunicazioni della Santa Sede. “Tra le 22 istituzioni – ha specificato padre Alfonso V. Amarante, del Pontificio Istituto Alfonsianum, segretario generale della Cruipro (Conferenza delle Università e Istituzioni pontificie Romane) – ci sono 7 università, di cui la più antica è la Gregoriana, fondata nel 1551, e la più giovane è la Santa Croce, che ha quarant’anni di vita; due atenei, il Sant’Anselmo e il Regina Apostolorum; 9 istituzioni pontificie, cioè centri di eccellenza e specializzazione in determinate materie; 4 Facoltà, di cui la più giovane è l’Auxilium, nata nel 1970, e la più antica è il Seraphicum, la cui nascita risale al 1905”. “La maggioranza degli studenti non è italiana”, ha specificato Amarante: “il rapporto è di 8 non italiani su 1 italiano”. Molto più vantaggioso anche il rapporto tra i 2 mila docenti e gli studenti, che è di 6 a 1, contro il 16 a 1 degli atenei statali: “ciò permette percorsi personalizzati, dove gli studenti sono seguiti dai docenti come tutor”. “L’anno scorso sono stati erogati 3 mila titoli, dal baccalaureato al dottorato”, ha reso noto Amarante, che si è soffermato anche sul carattere internazionale delle università e istituzioni pontificie romane: “Ogni istituzione ha centri in tutto il mondo, basti pensare all’Urbaniana, che ha sedi in tutti i cinque continenti”. Ad illustrare le attività della Cruipro è stata la vicepresidente, suor Piera Silvia Ruffinatto, della Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione Auxilium, annunciando tra l’altro che nel maggio prossimo verrà lanciato Parsifal, un catalogo condiviso delle biblioteche ecclesiastiche delle Università Pontificie romane. Dal 2015, ha ricordato inoltre la religiosa, sono stati lanciati i diplomi congiunti su argomenti specifici, il primo dei quali è stato quello sull’ecologia integrale, cui hanno fatto seguito quelli su donne e Chiesa, promosso dal Regina Apostolurum in collaborazione con l’Auxilium, quello su San Tommaso promosso dall’Angelicum e quello sulla spiritualità delle famiglie religiose promosso dal Teresianum. Anche la didattica, ha reso noto suor Ruffinatto, ha avuto nuovo impulso dopo la prova del Covid-19, in seguito alla quale si sono incrementati gli impegni comuni sul versante della formazione e si è avviato un gruppo interuniversitario con esperti di informatica e nuove tecnologie, “per insegnare ad apprendere on line e favorire l’educazione a distanza, in linea con un recente documento del Dicastero per la comunicazione in materia”.