“Diciassette voli di evacuazione medica; 139 bambini evacuati con il ponte aereo; 988 sedute di supporto psicologico per i bambini malati di cancro; 971 sessioni di supporto psicologico per i loro genitori; 970 sessioni di riabilitazione per bambini feriti e operati chirurgicamente”. Questi sono numeri che descrivono solo in parte il lavoro svolto in Ucraina da Fondazione Soleterre, ong presente dal 2003 in Ucraina con progetti sociosanitari nell’ambito dell’onco-ematologia pediatrica, che collabora con alcuni dei principali reparti pediatrici pubblici del Paese, da Kyiv con l’Istituto nazionale del cancro a Lviv con l’Ospedale pediatrico regionale dell’Ucraina dell’Ovest (Wuscmc).
Alla luce di questa consolidata presenza, a partire dal giorno stesso dello scoppio del conflitto, il 24 febbraio 2022, Soleterre si è attivata immediatamente per portare soccorso ai bambini ricoverati o in cura all’Istituto nazionale del cancro di Kyiv (gravi e impossibilitati a essere dimessi), curati per 120 ore sotto le bombe, nel bunker dell’Ospedale.
Da quel momento ha iniziato a contribuire attivamente al programma globale Safer Ukraine, insieme a St. Jude Children’s Research Hospital, Polish Society of Pediatric Oncology and Hematology (Pspoh), International Society for Pediatric Oncology (Siop) Europe, Childhood Cancer International (Cci) Europe e varie agenzie governative, per un’azione di evacuazione sicura di pazienti e famiglie all’estero. Nella notte del 1° marzo 2022 Soleterre ha evacuato 18 pazienti e le loro famiglie, per un totale di 43 persone, attraverso un itinerario sanitario medicalmente assistito in treno, pullman e a piedi (per l’ultimo tratto di 3 km) per attraversare la frontiera con la Polonia, dove nel frattempo Soleterre aveva attivato staff psico-sociale e allestito strutture di accoglienza e cura lungo la zona di confine.
Il 3 marzo 2022 sono così arrivati in Italia i primi 11 pazienti pediatrici oncologici che sono stati accolti presso Centri specializzati in Lombardia attraverso 2 voli autorizzati da Protezione civile e organizzati insieme ad Areu (Agenzia regionale Emergenza urgenza) e a Regione Lombardia. Tramite questo ponte aereo, poi stabilizzato con il sistema Cross della Protezione civile, nelle prime 12 settimane del conflitto 139 bambini onco-ematologici sono arrivati in Italia attraverso 17 voli aerei e sono stati successivamente accolti in 19 centri specializzati nell’intero Paese.
In parallelo, per garantire cure e continuità assistenziale ai piccoli pazienti che rimanevano nel Paese in guerra, Soleterre ha iniziato ad acquistare farmaci chemioterapici, antitumorali, analgesici, materiale medicale vario e a inviarli in Ucraina attraverso un corridoio umanitario organizzato con le autorità polacche. Nelle prime 12 settimane Soleterre è riuscita a far entrare nel Paese circa 6 tonnellate di farmaci, rifornendo l’Ospedale di Lviv e un convoglio è riuscito a raggiungere Kyiv, Ternopil e altre città che necessitavano di approvvigionamento.