A un anno dallo scoppio della guerra in Ucraina, oggi Soleterre collabora costantemente con 5 reparti pediatrici: il National Cancer Institute di Kyiv, il Neuro-surgery Institute di Kyiv, il Kyiv City Children’s Clinical Hospital; il Western Ukrainian Children’s Medical Center a Lviv; il Saint Nicholas Hospital a Lviv. È pienamente operativa l’Unità trapianti del Western Ukrainian Children’s Medical Center a Lviv, creata grazie al contributo di Soleterre, Policlinico San Matteo di Pavia e Fondazione Rosa Pristina e che ha portato a termine con successo 3 trapianti da giugno 2022 a oggi.
Questi ospedali, insieme ad altre strutture sanitarie minori a Dnipro, Cherkasy, Khmelnytsky, Odessa, Poltava, Vinnytsia, Kryvyi Rih, sono i 14 ospedali sostenuti da inizio guerra a oggi. Non solo: con il progetto finanziato dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo Soleterre si sta tuttora occupando di garantire servizi immediati di risposta all’emergenza e all’inverno nei distretti di Kyiv, Poltava e Cherkasy, dove ha già consegnato attraverso 20 operazioni di distribuzione beni di difficile reperimento, kit alimentari e igienico-sanitari, farmaci, legna e stufette, oltre al supporto psico-sociale a circa 6.000 persone sfollate.
Dall’inizio della guerra, più di 2.000 sfollati interni, provenienti dal Donbass e da altre regioni sotto attacco, di cui 580 bambini, sono stati accolti dal villaggio di Neslukhiv, vicino Lviv. Qui hanno trovato una comunità locale che li ha aiutati sin da subito con cibo e beni di prima necessità e hanno trovato un alloggio temporaneo. Soleterre ha così deciso di attivarsi direttamente per individuare e riqualificare un vecchio edificio che in soli 5 mesi di lavori è diventato il 20 novembre 2022 una casa per 75 persone, di cui 25 bambini, tra cui 2 minori oncologici. Oltre a un alloggio confortevole, gli ospiti ricevono da Soleterre anche un aiuto economico e psico-sociale.
Le operazioni proseguono anche in Polonia, dove Soleterre ha assistito finora oltre 3.300 donne e bambini traumatizzati e in fuga dalla guerra erogando per loro oltre 13.500 sessioni di supporto psicologico in shelter e transit center dislocati in 45 località, e in Italia, dove finora il proprio network di psicologi, mediatori linguistici, assistenti sociali ha accolto in strutture protette vicine ai centri di cura 30 famiglie con bambini malati di cancro. “Sono stato diverse volte nel corso di questo anno in Ucraina e la situazione peggiora ogni volta. I reparti di oncologia e chirurgia pediatrica di Lviv dove lo staff di psicologi e fisioterapisti di Soleterre lavora senza sosta da mesi curano anche le ferite della guerra. I bambini ricoverati sperimentano paura, ansia, disturbi post traumatici in maniera ancora più intensa, perché la loro quotidianità è scandita dalla discesa negli shelter degli ospedali in caso di attacchi. Quando arrivano in ospedale dopo essere stati colpiti da una bomba per giorni non si lasciano avvicinare. Hanno perso la fiducia negli altri esseri umani e noi cerchiamo di ricostruirla con loro. La vera soddisfazione, per noi, è salvare vite umane in una zona di guerra. Lavoriamo ogni giorno affinché la salute sia giustizia sociale e curarsi un diritto di tutti i bambini. Nessuno escluso”, dichiara Damiano Rizzi, presidente di Soleterre e psicologo clinico.