“Il tempo della Quaresima è un tempo che a qualcuno mette tristezza perché richiama, secondo certe interpretazioni, privazioni e sacrifici da compiere; in realtà è un tempo molto importante, davvero prezioso per la nostra vita di fede e per il cammino della Chiesa dei Marsi. È un tempo da vivere come un dono, un kairos, un momento opportuno per accogliere la grazia e la misericordia del Signore”. Lo ha scritto il vescovo di Avezzano, mons. Giovanni Massaro, nel messaggio alla comunità diocesana in occasione dell’inizio della Quaresima.
E se è vero che “ogni giorno è tempo favorevole per sperimentare l’amore di Dio”, il presule sottolinea che “è anche vero che la Chiesa, nella sua intelligenza, sa bene che le fatiche della vita, l’egoismo e l’abitudine possono portarci ad allontanarci da Dio e allora chiede che ci sia un tempo forte in cui far convergere, nello sforzo di conversione, le energie che ciascuno possiede. Un tempo da vivere non individualmente ma simultaneamente da parte di tutti i credenti”. “Il cammino quaresimale – ammonisce mons. Massaro – non può che essere sinodale dato che lo percorriamo insieme sulla stessa via, discepoli dell’unico Maestro”. Riflettendo poi sul “come vivere questa Quaresima” il vescovo esorta: “Dobbiamo evitare di ridurla esclusivamente a qualche particolare opera di carità o di mortificazione. È invece un tempo per ritrovare la verità del proprio essere e del proprio agire. Propongo pertanto tre verbi, tre parole per conformare la nostra vita a Cristo: fermati, ascolta e va’”. Sono “i verbi che si raccordano con le tre parole chiave della mia prima lettera pastorale che vi ho consegnato all’inizio di questo anno: formazione, fraternità e inclusione”, ricorda il vescovo, augurando che “il Signore ci doni il gusto di fermarci e di ascoltare nonché la gioia di riprendere il cammino insieme, rinnovati dal suo amore”.