“La cenere che oggi riceviamo sul capo ci dice che ogni presunzione di autosufficienza è falsa e che idolatrare l’io è distruttivo e ci chiude nella gabbia della solitudine: guardarsi allo specchio, con la fantasia di essere perfetti, con la fantasia di essere al centro del mondo”. Lo ha detto il Papa, nell’omelia della Messa delle Ceneri, presieduta nella basilica di Santa Sabina. “La Quaresima è il tempo favorevole per ravvivare le nostre relazioni con Dio e con gli altri”, ha sintetizzato il Papa: “per aprirci nel silenzio alla preghiera e uscire dalla fortezza del nostro io chiuso, per spezzare le catene dell’individualismo e riscoprire, attraverso l’incontro e l’ascolto, chi ci cammina accanto ogni giorno, e reimparare ad amarlo come fratello o sorella”.