“Ricordare Luca Attanasio e Vittorio Iacovacci non è solo un dovere istituzionale, ma un atto di giustizia e di amore. Verso le loro famiglie e i loro cari, che più di qualunque altro piangono la loro scomparsa e che possono contare sul sostegno delle Istituzioni per conoscere la verità su quei tragici fatti. Verso la nostra Nazione, che con orgoglio può rendere omaggio al sacrificio di due servitori dello Stato rimasti uccisi nel compimento dei propri doveri. Verso le future generazioni, perché possano ispirarsi a Luca e a Vittorio nel proprio cammino, umano e professionale”. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, in occasione del secondo anniversario della morte dell’ambasciatore Luca Attanasio, del carabiniere Vittorio Iacovacci e di Mustapha Milambo avvenuta a seguito di un attentato nella Repubblica democratica del Congo.
“Due uomini – prosegue il premier – che prestavano servizio nella Repubblica democratica del Congo, Paese che Papa Francesco ha definito nel suo recente viaggio apostolico ‘un continente nel Continente africano’ e un ‘diamante del Creato’. Un Paese che la comunità internazionale ha spesso dimenticato ma che al contrario merita attenzione, rispetto e il sostegno di cui ha bisogno per esprimere le sue potenzialità”. “Questo – osserva Meloni – è lo spirito che muoveva l’azione e l’operato dell’ambasciatore Attanasio e del carabiniere scelto Vittorio Iacovacci nella Repubblica democratica del Congo”. “Questo – assicura il presidente del Consiglio – è lo spirito che muove la politica estera dell’Italia nei confronti dell’Africa, che ha come obiettivo strategico quello di costruire un modello virtuoso di collaborazione e crescita capace di garantire sicurezza, stabilità e reciproco sviluppo ai nostri popoli e alle nostre Nazioni”.