Lavoro minorile: Roma, siglato un protocollo tra ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e Unicef

Oggi, nell’ambito delle “Officine Unicef”, si è tenuto a Roma un incontro dedicato al tema “Tutelare i diritti dei minorenni che lavorano” cui ha partecipato il sottosegretario al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, Claudio Durigon. Durante l’incontro è stata data notizia dell’avvio del protocollo di Intesa sul lavoro minorile, firmato dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone, e dalla presidente dell’Unicef Italia, Carmela Pace.
Il protocollo prevede tra le attività: la promozione di attività per diffondere le informazioni sulla tutela e sulla sicurezza del lavoro rivolte ai minorenni che lavorano; la divulgazione e la raccolta di dati sul lavoro minorile regolare e irregolare; la promozione di progetti di formazione e informazione di percorsi di istruzione in tema di sicurezza nei luoghi di lavoro, con particolare attenzione ai diritti delle persone di minore età; il supporto alla realizzazione di materiali di aggiornamento degli operatori addetti alla vigilanza e all’ispezione.
“Appare necessario garantire un’attenzione precipua ai minorenni che lavorano favorendo la diffusione di una cultura della prevenzione. Su questo, la collaborazione con il Ministero del lavoro e delle Politiche sociali risulta fondamentale e il protocollo che abbiamo finalizzato ha lo scopo di unire le forze per questo importante obiettivo. A supporto di ciò, nel giugno del 2022 l’Unicef Italia ha costituito l’Osservatorio Unicef per la prevenzione dei danni alla salute da lavoro minorile, che ha la finalità di ampliare la cultura della prevenzione e garantire un’attenzione costante agli adolescenti che lavorano, con l’ambizione di diventare un punto di riferimento permanente per le Istituzioni e le organizzazioni impegnate nel settore, nonché uno strumento importante per contrastare lo sfruttamento degli adolescenti e tutelare la legalità, a partire proprio dalla realizzazione di studi, analisi e proposte da rivolgere alle Istituzioni competenti”, ha dichiarato Pace.
“Tra i possibili motivi di una maggiore incidenza tra i giovani degli infortuni occupazionali e dei problemi di salute individuati in precedenza, secondo l’Agenzia europea della salute e sicurezza sul lavoro ci sono la mancanza di esperienza, l’immaturità dal punto di vista fisico e psicologico e la mancanza di consapevolezza delle questioni concernenti la salute e la sicurezza, a cui si aggiunge la negligenza dei datori di lavoro, che non suppliscono a questi fattori fornendo un’appropriata formazione, supervisione e le necessarie salvaguardie per rendere le condizioni di lavoro più appropriate ai giovani. Sapere in quali ambiti sono impiegati i giovani, con quali mansioni, come sta facendo l’Osservatorio Unicef, consente di puntare maggiormente su questi settori per contribuire alla loro formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro e alla prevenzione. In aggiunta, il fatto di sapere quali sono i principali rischi per la salute spinge a sensibilizzare maggiormente su questi stessi rischi, sia i datori di lavoro sia i giovani lavoratori, ripensando le attività di orientamento e formazione, ma anche le misure di scurezza e salute per i lavoratori adolescenti”, ha dichiarato Domenico Della Porta, coordinatore dell’Osservatorio Unicef per la prevenzione dei danni alla salute da lavoro minorile.
Come primo contributo dell’Osservatorio Unicef per cercare di comprendere più da vicino l’impatto del lavoro minorile sulla salute mentale e sul benessere psicosociale degli adolescenti impegnati in attività lavorative, durante l’incontro è stato presentato dal responsabile scientifico del Laboratorio di Sanità pubblica per l’analisi dei bisogni di salute delle comunità dell’Università degli studi di Salerno, Francesco De Caro, il report “Lavoro minorile. Valutazioni psicosociali”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori