Un rapporto problematico, fatto di paura e di controllo, tradizione e ambiguità. Ð quello affrontato da Anne-Marie Pelletier nel volume “La Chiesa e il femminile. Rivisitare la storia per servire il Vangelo”, pubblicato da Edizioni Studium nella collana Jp2 Saggi, che verrà presentato al Pontificio Istituto Giovanni Paolo II domani, 23 febbraio, alle 12, nel corso di un incontro – moderato da Gilfredo Marengo – che vedrà a fianco dell’autrice anche l’arcivescovo Vincenzo Paglia (che ha curato la prefazione del libro), il preside del Jp2 Philippe Bordeyne, il pedagogista Giuseppe Bertagna e la teologa Simona Segoloni Ruta. Biblista di fama internazionale, Pelletier ci guida in un excursus sul rapporto tra Chiesa e dimensione femminile: dal concetto di purezza alla verginità consacrata e la metafora coniugale, dal Cantico dei Cantici al “grande mistero” della Lettera agli Efesini, mettendo a fuoco il modo in cui si sono formati i pregiudizi che continuano a condizionare la riflessione e a impedire i cambiamenti oggi necessari. “La Chiesa dichiara incessantemente la sua intenzione di dare maggiore riconoscimento al suo interno al ruolo delle donne”, si legge nella presentazione dell’iniziativa: “I passi percorsi in questa direzione, però, per ora rimangono incerti e suscitano spesso resistenze e opposizioni, a volte molto forti. Difficoltà che testimoniano un pensare il femminile tanto più celebrato quanto nei fatti marginalizzato”. L’autrice si propone di comprendere come alcune convinzioni ritenute appartenenti alla rivelazione cristiana siano invece frutto di un adattamento della fede alle rappresentazioni culturali di un determinato momento. La tradizione, d’altra parte “non è un semplice deposito, ma il dispiegarsi attivo della Rivelazione che si sottopone al rischio dell’incarnazione nell’umanità dei suoi testimoni”. Diventa allora necessario ritornare alla fonte viva del Vangelo, perché esso possa dispiegare la sua forza di novità e di vita in un tempo nel quale sono auspicabili anche coraggiosi mutamenti istituzionali. “Non qualcos’altro e meglio” – sintetizza la teologa – ma “la stessa cosa in modo diverso”. Nata nel 1946, Anne-Marie Pelletier insegna alla Faculté Notre-Dame di Parigi. Nel 2014 è stata la prima donna ad essere insignita del Premio Ratzinger-Benedetto XVI ed è membro ordinario della Pontificia Accademia per la vita. Trai suoi libri “Il cristianesimo e le donne” (2001), “Una fede al femminile” (2018) e “Una comunione di donne e di uomini” (2020). La pubblicazione del volume segna l’inizio della collaborazione tra il Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo II e le edizioni Studium che si articolerà in tre collane: Saggi, Strumenti e Tesi.