“Non ci siamo creati da soli, non siamo autosufficienti, non appartiene a noi l’onnipotenza. Inoltre, proprio perché posti in relazione, siamo chiamati a vivere non solo con gli altri, ma soprattutto ‘gli uni per gli altri’. Non possiamo confidare solo sulle nostre forze, né tantomeno presumere d’aver raggiunto una stabilità e sicurezza definitiva. Dobbiamo quindi vigilare sulle nostre scelte, sulle nostre parole, affinché siano sempre improntate a quel bene comune che, per essere tale, deve appartenere a tutti e a ciascuno”. Lo ha scritto il vescovo della Spezia-Sarzana-Brugnato, mons. Luigi Ernesto Palletti, nel messaggio alla comunità diocesana in occasione dell’inizio della Quaresima.
“Nell’imposizione delle Ceneri – ricorda il presule –, due frasi bibliche risuonano con forza, conducendoci a prendere coscienza della nostra fragilità e delle nostre mancanze: ‘Ricordati, uomo, che polvere tu sei e in polvere ritornerai’ (cfr. Gen 3, 19); ‘Convertitevi e credete nel Vangelo’ (cfr. Mc 1, 15)”. “Con la prima esortazione – commenta il vescovo – siamo chiamati a dare giusta dimensione alla nostra vita e alle nostre azioni. La fragilità che segna la nostra natura umana di per sé non è un male, anzi spesso la dimensione della fragilità va di pari passo con la preziosità del suo oggetto”. “Pensiamo, ad esempio, a quante realtà che sono di grande valore, ma nel contempo chiedono di essere custodite, protette e amate in modo attento e particolare”, prosegue mons. Palletti, aggiungendo che la stessa cosa vale per “la vita, fisica e spirituale, le relazioni con Dio e con i fratelli, la custodia del creato, nostra casa comune affidataci dal Padre che è nei cieli”. “L’umiltà e la disponibilità a lasciarci guidare dalla retta ragione e illuminare dal Vangelo di salvezza siano realmente la nostra forza”, l’auspicio del vescovo. “Nel contempo – continua – dobbiamo però anche constatare che nella nostra vita ci possono essere comportamenti e situazioni, a volte lievi, altre gravi, non conformi alla giustizia, alla dignità della persona umana, al valore intangibile della vita, al rispetto dei fratelli. Preso atto di ciò, ci conforta la certezza che Dio non ci abbandona, anzi ci viene incontro e ci precede con la sua misericordia”. Mons. Palletti evidenzia poi che “siamo chiamati a percorrere cammini di conversione che tocchino concretamente la nostra vita, le nostre scelte, le nostre azioni”. “Accogliamo quindi l’opportunità che la Quaresima ci offre: la preghiera, la confessione, il digiuno, la carità”, conclude il vescovo ricordando le iniziative che la Caritas diocesana propone: il “sostegno alle famiglie a rischio di emarginazione sociale” e ai “progetti sociali e sanitari del missionario spezzino nella Repubblica democratica del Congo padre Emilio Ratti”.