“L’amore di Gesù ci chiede di lasciarci toccare dalle situazioni di chi è provato”. Lo ha detto il Papa, al termine dell’Angelus di ieri, pronunciato in piazza San Pietro davanti a 20mila persone. “Penso specialmente alla Siria e alla Turchia, alle tantissime vittime del terremoto, ma pure ai drammi quotidiani del caro popolo ucraino e di tanti popoli che soffrono a causa della guerra o a motivo della povertà, della mancanza di libertà o delle devastazioni ambientali: tanti popoli…”, l’elenco di Francesco. “Sono vicino in tal senso alla popolazione neozelandese, colpita negli ultimi giorni da un devastante ciclone”, ha proseguito il Papa: “Non dimentichiamo chi soffre e facciamo in modo che la nostra carità sia attenta, sia una carità concreta!”.