Papa Francesco: a Pontificia Accademia per la Vita, “conseguenze crisi pandemica, energetica, climatica e migratoria si ripercuotono le une sulle altre”

La tecnica “ci aiuta a comprendere sempre meglio il valore e le potenzialità dell’intelligenza umana, e al tempo stesso ci parla della grande responsabilità che abbiamo nei confronti del creato”. Lo ha detto il Papa, ricevendo in udienza i membri della pontificia Accademia per la Vita, in occasione della 28.ma Assemblea Generale, che si svolge in Vaticano, dal 20 al 22 febbraio 2023, sul tema “Converging on the person. Emerging Technologies for the Common Good”. “In passato la connessione tra culture, attività sociali e ambiente, grazie a interazioni meno fitte e ad effetti più lenti, risultava meno impattante”, l’analisi di Francesco: “Oggi, invece, il rapido sviluppo dei mezzi tecnici rende più intensa ed evidente l’interdipendenza tra l’uomo e la casa comune, come già riconosceva San Paolo VI nella Populorum progressio. Anzi, la forza e l’accelerazione degli interventi è tale – c’è un’accelerazione geometrica – da produrre mutazioni significative, sia nell’ambiente che nelle condizioni di vita dell’uomo, con effetti e sviluppi non sempre chiari e prevedibili. Lo stanno dimostrando varie crisi, da quella pandemica a quella energetica, da quella climatica a quella migratoria, le cui conseguenze si ripercuotono le une sulle altre, amplificandosi a vicenda. Un sano sviluppo tecnologico non può non tener conto di questi complessi intrecci”.

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