Diocesi: Firenze, la “Quaresima di Carità 2023” per Turchia e Siria e per contrastare la povertà educativa

La “Quaresima di Carità 2023” proposta dalla Caritas diocesana di Firenze ha quest’anno come messaggio “Uno sguardo lontano e uno sguardo vicino”. “Uno sguardo lontano” per aiutare le popolazioni colpite dal terremoto in Turchia e Siria, “uno sguardo vicino” per supportare le famiglie con figli, segnalate dalle parrocchie, e contrastare la povertà educativa.
L’arcidiocesi è in diretto contatto con il vescovo Paolo Bizzeti, vicario apostolico di Anatolia che sta gestendo e coordinando insieme alle Caritas locali e Caritas italiana gli aiuti a Iskenderun e in altre città della Turchia. Il vescovo, fiorentino di origine e da tanti anni in Anatolia, si sta prodigando con i volontari e altri religiosi per il sostegno materiale, ma anche spirituale e morale delle migliaia di persone che piangono la morte di familiari e amici e hanno perso tutto. La popolazione è stanca, i tempi della ricostruzione saranno lunghi e il timore comune, che già si diffonde, fa sapere mons. Bizzeti è quello di essere abbandonati nella tragedia, quando le notizie susciteranno meno attenzione.
Quanto accade in Turchia e Siria non fa dimenticare alla Caritas diocesana le emergenze sul territorio fiorentino. Le difficoltà economiche, aggravate dalla pandemia, hanno avuto un impatto notevole su molte famiglie, abbassando le risorse destinate all’istruzione di bambini e ragazzi, portando così in molti casi all’impoverimento culturale, fino all’abbandono scolastico. Elementi che potrebbero portare in futuro al rischio povertà ed esclusione sociale per le nuove generazioni.
Per questo sono stati ideati da Caritas una serie di progetti e iniziative specifiche per contrastare la povertà educativa.
“La diocesi dedica la Quaresima di Carità 2023 a due progetti: uno ad intra e uno ad extra – spiega il direttore della Caritas diocesana, Riccardo Bonechi –. Il primo riguarda il nostro territorio, mentre l’altro il terribile terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria. Parte della raccolta della Quaresima di Carità andrà a sostegno delle famiglie con difficoltà, con particolare riferimento all’emergenza educativa. In questo senso, si darà quindi un aiuto alle parrocchie con oratori per il recupero scolastico oppure per l’acquisto di libri alle famiglie in difficoltà. Ciò permette a Caritas di avere una presenza sul territorio di sostegno alle parrocchie e ai vicariati che hanno più bisogno”. “Il secondo progetto – continua il direttore – riguarda la tragedia delle popolazioni colpite dal sisma. Il vescovo fiorentino dell’Anatolia, Paolo Bizzeti, ha chiesto un contributo alla nostra diocesi tramite ‘Agata Smeralda’ e quindi abbiamo deciso di devolvere la metà delle offerte raccolte durante questa Quaresima agli aiuti per la Turchia e la Siria”.

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