“Come in ogni impegnativa escursione in montagna: salendo bisogna tenere lo sguardo ben fisso al sentiero; ma il panorama che si spalanca alla fine sorprende e ripaga per la sua meraviglia”. Così il Papa, nel Messaggio per la Quaresima, diffuso oggi, commenta l’ascesa di Gesù con i discepoli al Monte Tabor, scelta come simbolo dell’ascesi quaresimale. “Anche il processo sinodale appare spesso arduo e a volte ci potremmo scoraggiare”, scrive Francesco: “Ma quello che ci attende al termine è senz’altro qualcosa di meraviglioso e sorprendente, che ci aiuterà a comprendere meglio la volontà di Dio e la nostra missione al servizio del suo Regno”. “La novità del Cristo è compimento dell’antica Alleanza e delle promesse; è inseparabile dalla storia di Dio con il suo popolo e ne rivela il senso profondo”, spiega il Papa: “Analogamente, il percorso sinodale è radicato nella tradizione della Chiesa e al tempo stesso aperto verso la novità. La tradizione è fonte di ispirazione per cercare strade nuove, evitando le opposte tentazioni dell’immobilismo e della sperimentazione improvvisata”.