Proseguono le manifestazioni di solidarietà alla Chiesa dal Nicaragua da parte delle Chiese latinoamericane. “Abbiamo seguito con attenta preoccupazione gli ultimi eventi che stanno segnando la vita e il ministero di tutti voi nella nazione sorella del Nicaragua – si legge in una nota della Conferenza episcopale del Venezuela (Cev): “L’espulsione di sacerdoti, diaconi, seminaristi e religiosi, tra cui le missionarie della Carità; così come il processo e la detenzione del nostro caro fratello Rolando Álvarez, vescovo di Matagalpa. La vostra coerenza, la decisione profetica e l’accompagnamento del popolo sono una luce (cfr. Fil 2,15) che mantiene viva la Parola di verità, l’unica che libera gli esseri umani (cfr. Gv 8,32). Continuiamo a pregare per voi affinché, rafforzati nella fede, possiate continuare a essere ‘colonne di ferro’ (cfr. Ger 1,18) e affinché il popolo possa trovare sostegno, forza e protezione per la sua vera dignità e libertà, quella di figlio di Dio. La nostra preghiera chiede anche a Dio di cambiare il cuore di coloro che hanno preso queste decisioni, affinché, oltre a ripensarci e a convertirsi, comprendano che, per mandato divino, la Chiesa sarà sempre fedele alla missione profetica di annunciare la Parola di liberazione, camminando insieme al suo popolo”.
Anche vescovi della Conferenza episcopale ecuadoriana (Cee) esprimono la loro “solidarietà al popolo del Nicaragua, che sta subendo persecuzioni da parte dei poteri dello Stato e a chi è stato condannato all’esilio o al carcere. Coloro che ieri che ieri hanno lottato contro una dittatura assassina, oggi imitano nel modo più vile ciò avevano promesso di sradicare. La nostra parola di incoraggiamento a tutti i cristiani, e in particolare agli operatori pastorali operatori pastorali – laici, sacerdoti, religiosi e vescovi – che sono stati giudicati e condannati per aver proposto e condannati per aver proposto i valori del Vangelo, quali la verità, la libertà, la giustizia verità, libertà e giustizia, in particolare il nostro fratello Rolando Álvarez. Come cittadini e uomini di fede, chiediamo al governo del Nicaragua di utilizzare il proprio potere politico a beneficio del popolo nicaraguense e non per dominare e imporre il proprio per dominare e imporre il proprio modo di pensare. Invitiamo ogni cristiano, e tutti gli uomini e le donne di buona volontà, a continuare a difendere i diritti umani e i diritti della natura, soprattutto per coloro che sono perseguitati e condannati da sistemi autoritari”.
“Come Chiesa in Messico ci uniamo nella preghiera chiedendo a Dio Padre di convertire i cuori di coloro che governano per vivere in pace e libertà religiosa. Libertà per monsignor Rolando Álvarez! Dire la verità non è un crimine!”, è, infine, il messaggio di solidarietà giunto dalla Conferenza episcopale messicana.