“Un tetto per Chernihiv”. Questo il titolo della mostra che, a quasi un anno dallo scoppio della guerra in Ucraina, la diocesi di Carpi e l’associazione Mriya Ucraina Odv, con il patrocinio del Comune, in collaborazione con Porta Aperta Odv e Gruppo fotografico Grandangolo, promuovono a favore della popolazione anziana della regione di Chernihiv rimasta senza casa a causa dei bombardamenti. “Le opere (fotografie e video-interviste) sono state realizzate con grande sensibilità da un gruppo di quattro giovani fotografi ucraini nel contesto della loro attività di volontari a supporto delle famiglie che non hanno potuto o voluto lasciare la città e sono una testimonianza toccante della sofferenza di un popolo”, si legge in una nota, nella quale viene spiegato che “l’obiettivo della mostra, che è già stata ospitata a Milano nel contesto degli eventi del Fuorisalone e che ha girato nei vari comuni della Lombardia, è duplice: da un lato tenere accesi i riflettori sul dramma che si consuma così vicino a noi e a cui purtroppo rischiamo lentamente di ‘assuefarci’, dall’altro quello di raccogliere fondi per venire in aiuto, in modo concreto e mirato, alle necessità delle persone anziane che hanno perso la propria casa e i propri averi”. “Il progetto vuole rappresentare una sorta di prolungamento sul fronte artistico della lotta di resistenza all’invasione – riferisce la promotrice dell’evento, Anna Halperina, che ha lasciato Chernihiv con la propria famiglia ed è stata accolta a Merate – e nasce dal desiderio di portare aiuto alle persone più fragili colpite dall’aggressione militare, che hanno perso tutto ciò che avevano costruito in una vita di lavoro e di sacrifici”. La mostra si articola in due sezioni: “Cronache degli eventi” – un reportage dei primi giorni di guerra e delle condizioni di vita nei rifugi durante i bombardamenti che hanno colpito la città distruggendo quasi diecimila abitazioni – e “Vittime”, una ventina di testimonianze spontanee di anziani che raccontano i propri vissuti personali, mostrando l’impatto devastante della guerra sulle proprie case e le proprie vite. L’inaugurazione si terrà sabato 18 febbraio alle 15.30 presso Sala Duomo e sarà visitabile (dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19) anche domenica 19 e nel weekend successivo. Aperture straordinarie saranno concesse a richiesta di scuole e gruppi. La mostra verrà arricchita, durante gli orari di apertura, da ulteriori iniziative.
Durante la mostra sarà possibile offrire un contributo in denaro a sostegno della popolazione anziana di Chernihiv: i proventi della raccolta fondi verranno gestiti attraverso l’Associazione Cassago chiama Chernobyl Odv, che da diversi anni opera nella regione, fornendo in particolare supporto e materiali alla popolazione ed alle strutture sanitarie.