“Non dimentichiamo la cara e martoriata popolazione Ucraina, pregando affinché possano finire presto le sue crudeli sofferenze”. È l’appello del Papa, al termine dell’udienza generale, prima dei saluti ai fedeli di lingua italiana. Tra i presenti, Francesco ha rivolto un saluto particolare ai diaconi dell’arcidiocesi di Milano, che saranno ordinati sacerdoti tra qualche mese, augurando loro che “la visita a Roma rinnovi in l’entusiasmo di una generosa risposta alla chiamata del Signore”. Non è mancato un saluto all’Orchestra giovanile di Carpi, che ha portato il suo contributo dal palco sia all’inizio che alla fine del consueto appuntamento del mercoledì. Prima di congedarsi dall’Aula, il Papa si è soffermato a ringraziarli conversando con loro. Ai giovani, ai malati, agli anziani e agli sposi novelli, citando i Santi Cirillo e Metodio, “apostoli degli slavi e compatroni d’Europa”, Francesco ha chiesto di “testimoniare ogni giorno il Vangelo, diffondendo attorno a voi il profumo della carità di Cristo, che conquista i cuori al bene”.