A 50 anni dalla frana del Monte San Costanzo, in località Mitigliano a Massa Lubrense, nella diocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia, il parroco di Termini, don Michele Di Martino, evidenzia che “la memoria ci deve portare a diventare attenti e allo stesso tempo custodi di questa bellezza pur sapendo che è fragile, è questo il compito della Chiesa diocesana”. E, aggiunge, sono “diverse le azioni che come comunità di Termini e Nerano stiamo promuovendo per salvaguardare non soltanto la memoria di chi ci ha lasciati, ma anche i tesori del nostro territorio. In primis nelle scuole, con i giovani, grazie alla collaborazione del Comune e degli insegnanti, un gruppo di volontari oggi racconta nelle classi l’importanza della storia e la possibilità di ricominciare. Ci assumiamo inoltre l’impegno di curare la pineta di Nerano, un’area pic-nic realizzata dopo la frana da tempo abbandonata a se stessa”.
Oggi pomeriggio, alle ore 15,30, è prevista una escursione-pellegrinaggio da Termini a Santa Maria della Neve, con un raduno nel cimitero comunale alla presenza dell’arcivescovo di Sorrento-Castellammare, mons. Francesco Alfano, con la benedizione della lapide sulla tomba delle vittime e la deposizione di corona di fiori da parte del sindaco Lorenzo Balducelli.
Giovedì 16 febbraio, alle ore 15,30, raduno nella piazza di Termini, corteo verso Mitigliano e sosta di preghiera presso la lapide marmorea con benedizione dei luoghi della frana. Al rientro, presso la chiesa dei Legionari di Cristo commemorazione da parte delle autorità civili e religiose. Seguirà proiezione di filmati d’epoca e di un video con le testimonianze della tragedia. A conclusione della manifestazione, verranno letti i versi della poesia “Il pianto di Termini” del sacerdote Alfredo Ammendola.