Colombia: padre De Roux (Commissione Verità) al Sir, “serve un Ministero della Pace”

(Foto: Commissione della Verità)

La Colombia, anche se la proposta di “pace totale” è in cima all’agenda del Governo e sono ripresi i colloqui con l’Eln (in corso da lunedì a Città del Messico), si dimentica già del rapporto finale della Commissione della Verità, che dopo soli sei mesi è scomparso dal dibattito nazionale, secondo la denuncia di alcuni membri della Commissione stessa. Il presidente, padre Francisco de Roux, di ritorno a Bogotá dopo vari mesi di docenza al Boston College, negli Stati Uniti, esprime il suo parere, attraverso il Sir, sulla situazione, non rinunciando a indicare alcune delle strade consigliate dalla Commissione, per andare in profondità nel cammino di pace. “Data la complessità del conflitto armato colombiano, che ha come fulcro il narcotraffico – spiega padre De Roux -, la Commissione per la Verità ha ravvisato la necessità di elevare la pace al più alto livello istituzionale fino a raggiungere la fine dell’attuale violenza armata. Per questo motivo, è stato raccomandato un Ministero della Pace, per coordinare tutte le operazioni e condurle verso soluzioni negoziate. L’intero Stato, che finora ha agito in ‘modalità guerra’, deve passare alla ‘modalità pace’ e da lì garantire la costruzione della pace nei territori”.
Cristiano Morsolin, esperto di diritti umani in America Latina, commenta al Sir: “Il presidente Petro, nel mezzo del dibattito sulla ‘pace totale’, ha acceso la polemica affermando che lo Stato colombiano è stato genocida, come riconosciuto dalla storica sentenza di condanna della Corte interamericana per i diritti umani (Cidh) sul genocidio dell’Unione patriottica (il partito che negli anni Ottanta fu composto da ex militanti delle Farc che avevano lasciato la lotta armata durante le trattative con l’allora presidente Belisario Betancur, ndr). Va ricordato che Alejandra Miller, oggi incaricata a livello presidenziale di coordinare l’Agenzia statale per il reinserimento degli ex guerriglieri, ha aggiunto che ‘i patti tra narcos, imprenditori e politici, oggi consolidano una alleanza del potere mafioso che persiste a distinti livelli istituzionali dello Stato’. Di fronte a questa persistente corrosione mafiosa dei poteri statali, padre De Roux, attraverso il Sir, si rivolge allo scenario internazionale, per chiedere l’istituzione del Ministero della Pace, proposta richiesta anche dalla 49ª sessione del Tribunale permanente dei popoli”. “Un Ministero della Pace che lo stesso gesuita p. Roux ha chiesto dal Parlamento europeo. La richiesta fu fatta nell’anniversario della Dichiarazione dei diritti dell’uomo, il 10 dicembre scorso, a Bruxelles, mentre scoppiava lo scandalo Qatargate e l’Università Ca’ Foscari annullava a Venezia un convegno sulla pace nel quale si sarebbe parlato anche della Colombia”, conclude Morsolin.

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