Terremoto in Turchia e Siria: 35 Ong chiedono un accesso illimitato e un massiccio aumento della risposta umanitaria in terra siriana

Le Organizzazioni non governative che lavorano in Siria, comprese quelle internazionali, hanno chiesto un urgente aumento del sostegno e un’azione immediata per garantire assistenza umanitaria alle popolazioni colpite dal terremoto in Siria. La risposta umanitaria deve corrispondere alla portata del disastro. È quanto si legge in un comunicato diffuso da Save the Children nel quale si sottolinea che “a una settimana dal terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria, poiché non sono state inviate attrezzature e capacità aggiuntive nella Siria settentrionale, le squadre di soccorso locali hanno potuto perlustrare solo il 5% delle aree colpite. I potenziali sopravvissuti intrappolati sotto le macerie del restante 95% non sono stati soccorsi in tempo. La comunità internazionale ha deluso il popolo siriano non reagendo abbastanza velocemente e non sostenendo le squadre di ricerca e soccorso”.
“Consapevoli che questa tragedia ha avuto un impatto sull’intera risposta umanitaria – proseguono le Ong –, esprimiamo la nostra profonda ammirazione e sostegno alle organizzazioni umanitarie, ai volontari e a tutti gli operatori umanitari sul campo che si stanno assumendo la risposta pur essendo essi stessi colpiti”.
L’Onu stima che oltre 6.500 persone siano state uccise e 10.000 ferite in tutte le aree della Siria. Milioni di persone hanno perso la casa e stanno vivendo un nuovo sfollamento dopo 12 anni di guerra e traumi. È probabile che questi numeri aumentino nelle prossime settimane. “La mancanza di supporto attraverso risorse e attrezzature alle squadre di soccorso nelle aree colpite ha portato alla perdita di molte vite”, denunciano le Organizzazioni che si dicono “estremamente preoccupate per il fatto che l’attuale livello di risposta nelle aree colpite della Siria non sia affatto vicino a quello necessario di fronte alla devastazione”. Per questo “ribadiscono che è necessario un significativo aumento degli sforzi per garantire l’accesso senza ostacoli a tutte le aree colpite della Siria con ogni mezzo possibile per salvare vite umane e ridurre le sofferenze”. “Ciò di cui c’è bisogno – ammoniscono – è più assistenza, più accesso e più finanziamenti. Reindirizzare risorse e finanziamenti esistenti da altre parti della Siria non è la soluzione. Ciò metterà solo le comunità l’una contro l’altra, creerà più concorrenza per finanziamenti inadeguati, aumenterà le lacune nella risposta generale e annullerà i progressi vitali compiuti. Abbiamo bisogno di nuovi finanziamenti flessibili e immediati per raggiungere la comunità umanitaria il più rapidamente possibile”.
“Le Ong – conclude il comunicato – chiedono alla comunità internazionale di stare al di sopra della politica, mettere al centro i principi umanitari e portare avanti un aumento urgente e immediato del sostegno umanitario per alleviare le sofferenze delle popolazioni colpite e sostenere coloro che le aiutano”.

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