Il Parlamento europeo chiede, con due proposte, di semplificare la partecipazione alle elezioni Ue e locali di cittadini Ue residenti in un altro Paese membro. Lo comunica, in una nota, l’Eurocamera. La prima relazione dell’europarlamentare del Gruppo dei Verdi, Damian Boeselager, è stata adottata con 500 voti a favore, 143 contrari e nove astensioni. Il secondo rapporto dell’eurodeputato dei Gruppo dei Conservatori e dei riformisti Ue, Joachim Brudziński, è stato approvato con 504 voti a favore, 79 contrari e 69 astensioni. Il Parlamento chiede di eliminare le deroghe che consentono a un Paese di “limitare i diritti elettorali dei cittadini di altri Paesi Ue quando rappresentano oltre il 20% di tutti i cittadini Ue residenti nel suo territorio”. Si invita ad eliminare “la possibilità di riservare ai propri cittadini le posizioni di vertice dei governi locali”. I testi propongono l’introduzione di “norme più vincolanti per la registrazione degli elettori quando un cittadino si registra come residente in un altro Paese Ue”. Si chiedono “informazioni sui diritti elettorali e sulle scadenze in una lingua ufficiale parlata dai cittadini appena registrati”. Inoltre, le relazioni propongono “standard identici per tutti i cittadini Ue (originari del Paese o di un altro Stato) che intendono candidarsi alle elezioni”. Infine, l’Europarlamento invita a semplificare la partecipazione elettorale dei gruppi vulnerabili, le persone con disabilità e malattie mentali. I deputati sostengono il voto postale, anticipato, per delega e online come alternativa al voto in presenza.