“Uno studio critico dei social e delle modalità collegate ai social”. Lo ha proposto il vescovo di Lamezia Terme, mons. Serafino Parisi, delegato per le comunicazioni sociali della Conferenza episcopale calabra (Cec), nel suo intervento all’incontro dal titolo “Informazione e religione al tempo dei social”, promosso dall’Ufficio per le comunicazioni sociali della diocesi lametina, in collaborazione con l’ Unione stampa cattolica italiana Calabria “Natuzza Evolo”, Federazione italiana settimanali cattolici (cui è associata la testata diocesana), Ordine dei giornalisti della Calabria.
Il vescovo ha richiamato le sfide presenti e future dell’universo social, in particolare sul tema del rapporto tra presenza e realtà, di fronte al rischio di “vivere la realtà solo attraverso la rappresentazione dei social, attraverso il filtro di uno schermo”. “Questo pone degli interrogativi: come mi pongo nella concretezza della storia? Con quale identità mi interfaccio con la con la realtà davanti ai miei occhi e della quale potrei non avere la percezione mancando quel filtro che utilizzo per entrarci dentro?”, evidenzia il presule. Una sfida complessa, quella della pastorale attraverso i social, perché “il tema centrale della pastorale sono le relazioni e dobbiamo essere consapevoli che attraverso i social media non viviamo rapporti interpersonali reali”.