“Vi accompagni una certezza: non siete soli!”. Così il vescovo di Rieti, mons. Vito Piccinonna, in un messaggio in occasione della Giornata mondiale del malato rivolto alle persone nella fragilità, a quanti “la malattia sta condizionando la vita”, facendo giungere loro la propria vicinanza e quella di tutta la Chiesa di Rieti per quei “giorni che vi sembrano interminabili, quando vi assale lo scoraggiamento, quando provate la pesantezza della solitudine”. “Sentitevi accarezzati da tutti noi – si legge nel messaggio riportato oggi dall’edizione on line del settimanale della diocesi “Frontiera” – ma soprattutto abbracciati dall’amore compassionevole del Signore, che vi ama e vi stringe forte forte sul suo petto”. Il vescovo suggerisce l’esercizio quotidiano di recitare una preghiera di Charles de Foucauld, “Padre mio, io mi abbandono a te”: “Non è facile recitarla – ammette il presule – ma forse è l’unico modo che può donarvi la forza necessaria per non abbattervi e affrontare la sofferenza che state attraversando. Vi abbraccio, vi benedico e sappiate che vi voglio molto bene”. Per la ricorrenza della Giornata Mondiale del Malato, l’Ufficio diocesano per la Pastorale della Salute ha disposto un percorso spirituale da vivere in due luoghi distinti: presso l’Ospedale San Camillo de Lellis e presso la parrocchia di Regina Pacis.