“Le donne costituiscono meno di un terzo della forza lavoro in ambito scientifico, tecnologico, ingegneristico e matematico, ancora meno in campi all’avanguardia. Soltanto un professionista su cinque che si occupi di intelligenza artificiale è donna. Noi dobbiamo, e possiamo, fare di più per promuovere donne e giovani scienziate” perché “più donne e giovani scienziate equivalgono ad una scienza migliore”. Lo afferma il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, in un videomessaggio in occasione della Giornata internazionale per le donne e le ragazze nella scienza che, istituita dalle Nazioni Unite nel 2015, ricorre domani 11 febbraio.
“Donne e giovani ragazze – sottolinea Guterres – hanno la capacità di portare diversità alla ricerca, espandono la cerchia di professionisti della scienza, portando nuove prospettive alla scienza e alla tecnologia, a beneficio di tutti”; tuttavia “ancora in troppi luoghi nel mondo il diritto all’istruzione di donne o ragazze viene limitato o completamente negato. Mentre esse cercano di progredire nelle carriere scientifiche, disuguaglianze e discriminazioni continuano ad ostacolarne il potenziale”. Di qui l’importanza di “borse di studio, tirocini e programmi di formazione” dedicati, e di abbattere “stereotipi, pregiudizi e barriere di ogni genere” per aiutarle “a superare ostacoli radicati e a costruirsi una carriera”.