“Con profondo dolore, notiamo come negli ultimi anni il numero di omicidi sia aumentato in Costa Rica, raggiungendo livelli storici nell’anno 2022, con un tasso di 12,6 per 100.000 abitanti, ben al di sopra del 10 per 100.000 abitanti che l’Organizzazione mondiale della sanità stabilisce come epidemia di omicidi. Purtroppo, a dimostrazione di ciò, gennaio si è chiuso con un allarmante e doloroso numero di 73 omicidi, una cifra mai vista prima nel Paese, rendendolo il mese più violento della nostra storia”. È l’allarme lanciato dalla Conferenza episcopale della Costa Rica (Cecor), nel messaggio diffuso ieri, a conclusione della propria assemblea plenaria.
Proseguono i vescovi: “Chiediamo con forza a tutte le autorità nazionali di intraprendere azioni concrete per porre fine a questa tragedia, che riempie di dolore le nostre famiglie. Chiediamo un dialogo serio e concreto che permetta di prendere decisioni per combattere questo male che ci riguarda tutti. Dobbiamo tenere presente che il fenomeno richiede una risposta globale, non solo di polizia. In questo senso, è importante continuare a lottare contro le disuguaglianze sociali, cercando di rafforzare la solidarietà e l’amore per i più bisognosi. Esortiamo inoltre la società a non perdere il senso del valore e del dono sacro della vita, nonostante le notizie di morte che macchiano la nostra vita quotidiana. Non possiamo e non dobbiamo abituarci alla violenza”.
Nel messaggio si chiede di “operare per la pace, la fratellanza, l’unità e il bene comune. Facciamo questo appello soprattutto alla classe politica, affinché prevalga il rispetto, soprattutto nei confronti della società che devono servire; affinché si mettano da parte i discorsi violenti e si recuperi il volto di pace e giustizia sociale che ha caratterizzato la Costa Rica per molti decenni, soprattutto nel sano rispetto delle Istituzioni. Come pastori della Chiesa, ratifichiamo la nostra comunione con Papa Francesco nel suo fervente desiderio di pace, affinché le guerre che si combattono nel mondo finiscano”.
I vescovi hanno anche deciso di celebrare, il prossimo 2 marzo, una messa solenne nella cattedrale di San José, per celebrare il quarantesimo anniversario della visita di Papa Giovanni Paolo II nel Paese.