Nel 2019 l’Ungheria registra la mortalità per cancro più elevata nell’Ue con 330 decessi per 100mila abitanti. Tra i fattori di rischio soprattutto il fumo e l’obesità. Cipro (195 per 100mila abitanti) è tra i Paesi Ue con la mortalità più bassa. Così come la Svezia (217). Mentre l’Italia (231 per 100mila abitanti) e la Francia (239) hanno un livello di decessi inferiore alla media Ue (247). È quanto emerge dai profili nazionali del Registro europeo delle disuguaglianze nel cancro per gli Stati Ue, la Norvegia e l’Islanda, presentati dalla Commissione europea e l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse). Tra il 2011 e il 2019, il tasso di mortalità per cancro in Italia è diminuito di 30 punti, nell’Ue di 22 punti. Mentre in Grecia, nel 2019, un decesso su quattro era a causa del cancro, principalmente ai polmoni. Nel 2020 il 6% della popolazione italiana conviveva con il cancro. Ad ammalarsi di più in Italia sono gli uomini con un tasso di mortalità che, però, è calato più rapidamente tra il 2011 e il 2018 (da 88,8 a 71,8 per 100mila abitanti) rispetto alle donne (da 28,1 a 27,4). La percentuale di sopravvivenza in Italia è leggermente superiore alla media Ue, grazie anche all’alta qualità delle cure mediche e alla diagnosi precoce. Nel 2019, il 71% delle donne italiane tra i 50 e i 69 anni ha dichiarato di essersi sottoposta a una mammografia rispetto alla media Ue del 66%. Ma restano forti diseguaglianze dovute al basso reddito.