“Quello del bullismo e del cyberbullismo è un fenomeno acuto, nonostante si manifesti da anni, assistiamo a ripetute escalation che non devono essere sottovalutate. Siamo probabilmente davanti a una crisi del sistema dei valori educativi, del senso di rispetto e dei sentimenti verso l’altro. Una questione che ci coinvolge tutti, come società intera”. Lo afferma Maria Antonietta Gulino, presidente dell’Ordine degli psicologi della Toscana, dopo l’allarme lanciato dal procuratore generale presso la Corte d’Appello, Luciana Piras, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario. “Le vittime spesso possono non avere gli strumenti necessari per recuperare psicologicamente dopo essere state aggredite”, spiega Gulino, secondo cui “occorre dare un supporto tempestivo a tutti quei minori che rimangono vittime di episodi di bullismo fisico o virtuale, ma anche ai responsabili, spesso molto giovani anche loro. La figura degli psicologi nelle scuole è più che mai fondamentale, per offrire una risposta adeguata a coloro che si ritrovano ad aver bisogno di ascolto e supporto”.
“In più – aggiunge la presidente dell’Ordine degli psicologi della Toscana– dobbiamo lavorare sulla prevenzione, attraverso un’educazione al digitale, spazi di aggregazione, attraverso un’informazione trasversale giovani-famiglia-scuola”. “La scuola è anche la prima barriera contro le baby gang: ambienti aperti, d’integrazione e in cui i ragazzi possono trovare attività anche extracurricolari come opportunità educative, di confronto e di coinvolgimento per tutti i giovani, ma soprattutto per quelli che vivono in contesti sociali ed economici difficili”, prosegue Gulino, sottolineando che “la scuola è il luogo primario dove si parla e si ascolta, dove i giovani incontrano gli adulti al di là dei confini generazionali”. “Serve un rinnovato impegno da parte di famiglie, insegnanti, professionisti della psicologia, educatori”, conclude.