“Per la seconda volta viviamo l’Avvento nel tempo della guerra su vasta scala, tempo di grande sofferenza, dolore, instabilità, incertezza. Ci sono anche tanti morti, tanti feriti, tanti orfani, tante persone che hanno dovuto lasciare le proprie case e trasferirsi in altri luoghi o in un altro Paese, sperimentando anche la separazione, la separazione dei coniugi, dei genitori dai figli”. Comincia così, con questo quadro oscuro della situazione in Ucraina, la riflessione di mons. Pavlo Honcharuk, vescovo della diocesi di Kharkiv-Zaporizha, sull’Avvento, riportata sul sito della Conferenza episcopale dei vescovi ucraini. “L’insieme di tutte queste diverse forme del dolore e della sofferenza sembra segnato da una domanda costante: “Perché?” e “Cosa devo fare?”. “Il Signore stesso, che viene e nasce per stare con noi – scrive il vescovo -, è una risposta molto chiara. Nonostante tutte le preoccupazioni che abbiamo”, “Dio è con noi”. Mons. Honcharuk invita a ricordarlo sempre, “durante la giornata” e “rivolgersi a Lui nelle varie sofferenze, dolori e problemi. Può essere un pianto, possono essere domande di consiglio o semplicemente lamentarsi con Lui, o semplicemente sospirare in direzione della Sua presenza”. Dobbiamo imparare a vivere nella “consapevolezza della Sua presenza”. “Non per immaginazione, ma per consapevolezza, Lui è qui, vede tutto, mi conosce e posso rivolgermi a Lui”.