Cominciano oggi a Norcia i lavori del secondo lotto della Basilica di San Benedetto destinati, in gran parte, al restauro e alla ricomposizione degli elementi interni e della facciata. Lo riferisce un comunicato dell’ufficio stampa del Commissario alla Ricostruzione, Guido Castelli. Per quanto concerne gli interni, gli interventi riguarderanno tra l’altro: gli altari, la cantoria, il ripristino dell’apparato decorativo e le superfici della cripta gli intonaci e le pietre. Relativamente alla facciata (che dopo il sisma del 30 ottobre 2016 era rimasta in piedi subendo però danni rilevanti), i lavori prevedono il restauro delle superfici, degli elementi scultorei e decorativi, la ricomposizione del rosone e la ricollocazione di tutti gli elementi che sono stati recuperati dai crolli o smontati. La durata di questo secondo lotto di lavori, condotti grazie alla sponsorizzazione tecnica di Eni, è fissata in 24 mesi e, dunque, si concluderà entro il 2025. Il secondo lotto dei lavori, spiega il comunicato, è stato avviato al termine del completamento del primo, avvenuto a novembre 2023, che era stato a cura del Ministero della Cultura e aveva riguardato la parte strutturale e, dunque, la ricomposizione dell’involucro architettonico. “Per Norcia, la sua comunità, e tutto l’Appennino centrale – è il commento del Commissario Castelli – è un altro di quei momenti che lanciano un messaggio di fiducia. La ricostruzione sta avanzando, il cambio di passo impresso sta dando i suoi frutti che trovano in questa Basilica uno dei suoi segni più evidenti e incoraggianti. Si tratta di un bell’esempio di lavoro di squadra che coinvolge la Regione, il Comune, la Diocesi, il Ministero della Cultura, l’Eni e che il 30 ottobre ha portato alla celebrazione della messa nella Basilica ed entro due anni ci porterà alla conclusione dei lavori. La rinascita di questi territori non è più solo un auspicio ma sta prendendo forma”. Per la Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, il via dei lavori del secondo lotto “rappresenta, per l’elevato valore artistico e storico del bene, un tassello fondamentale della ricostruzione di Norcia, anche per il grande valore simbolico e sociale che la Basilica ha per la comunità nursina”.