“Vi ho inviato un mio Delegato nella persona dell’arcivescovo Cyril Vasil’. È venuto tra voi e anche lui, a mio nome, vi ha chiesto di porre fine alla lotta, porre fine alle opposizioni e, talvolta, alle violenze – ci sono! Non vedete che così la Chiesa si blocca e tante iniziative di bene non possono più esercitarsi al servizio del popolo santo di Dio, a servizio della santificazione del popolo di Dio?”. Lo dice Papa Francesco, , in un videomessaggio che ha inviato all’arcieparchia di Ernakulam-Angamaly dei Siro-Malabaresi.
“Fate sì che per Natale 2023 la vostra arcidiocesi acconsenta, umilmente e fedelmente, di mettersi al passo con il resto della vostra Chiesa, rispettando tutte le indicazioni del vostro Sinodo”, l’invito del Santo Padre.
“Vi prego di essere attenti! Stare attenti che il diavolo non vi induca a trasformarvi in una setta. Siete chiese, non diventare setta. Non costringete la competente Autorità ecclesiastica a prendere atto che siete usciti dalla Chiesa, perché non siete più in comunione con i vostri pastori e con il Successore dell’Apostolo Pietro, chiamato a confermare tutti i fratelli e sorelle nella fede e a conservarli nell’unità della Chiesa. Con grande dolore, allora, dovranno essere prese le relative sanzioni. Io non voglio arrivare a quello”, spiega il Santo Padre.
“Per il prossimo Natale, dunque, nell’arcieparchia di Ernakulam-Angamaly come in tutta la Chiesa Siro-Malabarese, si celebri il Qurbana in comunione, seguendo le indicazioni del Sinodo. Ricordate nella Liturgia il vostro arcivescovo maggiore e pregate per lui. Questo è da sempre un segno importante che vi riconoscete nell’unità della Chiesa. Allora sarà Natale per tutto il vostro popolo, per tutti”, spiega Francesco, che esorta: “Per favore, non continuate a ferire il corpo di Cristo! Non separatevi più da esso! E anche se ci sono stati dei torti nei vostri confronti, perdonateli con generosità”.
“L’Eucaristia sia il modello della vostra unità. Non frantumate il Corpo di Cristo che è la Chiesa, per non mangiare e bere la vostra condanna (cfr. 1Cor 11,29). Il Signore vi benedica e lo Spirito Santo vi illumini. E per favore non dimenticatevi di pregare per me. Grazie!”, conclude il Papa.