“Nessun commercio elettronico o colosso del web potrà mai sostituire la funzione culturale e sociale che ricoprono i commercianti, gli artigiani, esercizi di vicinato. Voi siete dei presidi di sicurezza e di socialità, il principale antidoto alla desertificazione delle nostre strade, allo spopolamento dei nostri borghi. In questo compito non potete essere ovviamente lasciati da soli e noi siamo convinti che lo Stato debba fare la sua parte”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, nel videomessaggio all’Assemblea annuale 2023 di Confesercenti che si tiene a Venezia.
Facendo riferimento “all’avvento del commercio elettronico e alle grandi piattaforme online” il premier ha parlato di “un’innovazione che la pandemia ha contribuito ad accelerare in modo determinante e che, come tutti i cambiamenti, se non è adeguatamente governato, può portare insieme a grandi opportunità anche enormi rischi”. “È un cambiamento che è ancora in atto, sul quale è necessario dal mio punto di vista trovare un giusto equilibrio per fare in modo che il suo impatto sul nostro sistema economico e produttivo sia sostenibile”, ha proseguito Meloni, evidenziando “due punti di forza” sui quali il Paese può contare: “la capacità di fare rete dei commercianti e degli artigiani italiani e la straordinaria potenza del Made in Italy, un brand globale di cui i colossi del commercio non possono fare a meno e che nessun altro è in grado di eguagliare”. Venendo agli esercizi commerciali, il presidente del Consiglio si è soffermato sulla “sicurezza, che è la precondizione per fare impresa e per permettervi di alzare ogni mattina la saracinesca della vostra attività”, e sulla “grande attenzione ai nostri borghi, a chi decide di vivere e lavorare in collina e in montagna, nelle aree più interne della Nazione”. Meloni ha elencato provvedimenti e impegni. spiegando che “essere al fianco di chi, come voi, rappresenta un pezzo importante dell’economia italiana vuol dire anche costruire un fisco alleato di chi produce e che non considera più un imprenditore, un commerciante, un artigiano come un evasore fino a prova contraria”. “Noi – ha ribadito – vogliamo cambiare approccio, vogliamo affermare una cosa semplice: il cittadino non è un suddito da vessare e il rapporto con lo Stato deve basarsi sulla fiducia e sulla collaborazione”. “Perché – ha osservato – io credo che è da qui che l’Italia deve e può ripartire. Dalla fiducia reciproca, dalla capacità di riscoprirsi parte di una comunità, di pensare ciò che si fa ogni giorno come parte di un progetto più grande, come parte di un progetto più alto. È un sentimento che in passato ha reso l’Italia ciò che è e che oggi noi dobbiamo saper recuperare. Perché il Governo potrà adottare le norme migliori del mondo, le più efficaci e le più giuste, ammesso che sia capace di farlo, ma tutto sarà inutile se gli italiani non sapranno riscoprire l’orgoglio di sé stessi, la consapevolezza delle proprie capacità”. “Questa – ha concluso Meloni – è in assoluto la sfida più grande che abbiamo davanti, e su questo, però, io sono certa che posso contare sul vostro contributo”.